Negli aeroporti internazionali tra cancellazioni e disservizi è rischio estate-caos per chi vola
La riorganizzazione interna e i tagli alle spese, introdotti per far fronte al Covid, ora creano difficoltà. Ma in Italia i ristori hanno salvato il comparto
Con l'83% di passeggeri rispetto ai livelli pre-pandemia, il settore del trasporto aereo appare in piena ripresa sul fronte della domanda. Non così per quanto riguarda l'offerta. L'impennata in pochi mesi del numero dei viaggiatori (a gennaio si era al 30% rispetto al 2019) ha colto di sorpresa compagnie aeree e società che gestiscono gli aeroporti, causando numerosi disservizi.
Errori di valutazione - Negli ultimi anni la maggior parte delle previsioni nel lungo periodo riguardanti il settore del trasporto aereo collocavano la ripresa nel 2024. Questo, unito alle forti perdite dovute alla pandemia, ha portato gli operatori del settore a tagliare il più possibile le spese. Tra 2020 e 2021 il comparto ha perso, a livello globale, 2,3 milioni di posti di lavoro a causa di piani di pensionamento anticipato, licenziamenti e mancata riassegnazione delle posizioni lasciate libere. Inoltre, migliaia di voli su diverse tratte sono stati cancellati.
Le società che gestiscono i diversi scali nel mondo, per lo stesso motivo, hanno ridotto il numero degli addetti ai servizi a terra e alla gestione della logistica e hanno trascurato la manutenzione delle piste di atterraggio.
I trasporti di massa e l'impatto ambientale
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