Mestre, travolge con l'auto e uccide un 25enne: era sotto l'effetto di droghe
Keoule Dembele lavorava alla Fincantieri di Porto Marghera ed era originario del Mali. Il guidatore, un italiano che non ha prestato soccorso, è risultato positivo alla cocaina
Un drammatico incidente, avvenuto domenica pomeriggio a Mestre, ha tolto la vita a Keoule Dembele, 25enne di origine maliane. Il ragazzo, che si trovava sulla sua bicicletta con le buste della spesa, è stato travolto alle spalle dall'auto di un uomo originario di Roncade (Treviso) poi risultato positivo alla cocaina. Il giovane è morto a causa delle gravi lesioni riportate nell'impatto, mentre il guidatore è stato arrestato per omicidio stradale.
La dinamica dell'incidente- Il sinistro è avvenuto intorno alle 15.30 davanti alla scuola primaria Cesare Battisti, nei pressi di via Dante. Su quella via è presente una pista ciclabile che collega la stazione ferroviaria al centro della città, nella quale è vietata la circolazione di veicoli a motore. La macchina proveniva probabilmente dalla zona di Piazzale da Vinci e stava correndo ad alta velocità verso la stazione. Dopo aver colpito il ciclista, ha abbattuto alcuni paletti e un albero, dopodiché si è ribaltata. Il guidatore aveva confuso la pista ciclabile con la strada. Dembele, travolto anche dal tronco di una delle piante distrutte, era immobile in una pozza di sangue; la bici qualche metro più avanti dalla parte opposta, tutto intorno detriti e rottami. Trasferito d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre, è morto alle 16,30.
Un testimone: "Il guidatore palleggiava con un pallone da calcio"- L'incidente ha allarmato i residenti che hanno subito lanciato l'allarme. Sul posto sono arrivate le forze dell'ordine, polizia di stato e polizia locale. Il guidatore, sceso illeso dalla macchina, è apparso subito alterato, tanto da mettersi a palleggiare con un pallone da calcio, che probabilmente aveva il ragazzo nel cestino della sua bici, mentre la vittima era riversa al suolo senza vita. Secondo un testimone, "il 36enne "aveva gli occhi fuori dalla testa". La tragedia avrebbe potuto contare molte più vittime se si fosse consumata il giorno prima, quando la via era piena di gente per una tavolata organizzata dall'associazione di quartiere “Il gruppo di via Piave”, per aiutare una zona molto multietnica della città, spesso narrata come covo di spacciatori e tossicodipendenti. L'incidente si è consumato in quelle stesse strade che, una settimana fa, si erano svegliate con una serie di scritte a bomboletta sui muri, sull’asfalto e sulle vetrine dei bar a denunciare i luoghi di ritrovo degli spacciatori.
Keoule si sarebbe spostato a breve- Il giovane era arrivato in Italia nel 2014 e aveva ottenuto la cittadinanza italiana. Il ventiquattrenne viveva con il cugino e lo zio in un appartamento a Mestre. Operaio carpentiere alla Fincantieri, proprio pochi giorni fa era andato a Padova con un amico per comprare i biglietti per tornare nel suo paese, il Mali, dove si sarebbe sposato a breve.
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