Siccità, Osservatorio Po: "Situazione da semaforo rosso, ma ok irrigazione" | Verso ordinanze regionali per razionamento dell'acqua
Il ministro Patuanelli: situazione delicata, vertice tra i ministeri coinvolti. Il presidente della Regione Lazio Zingaretti: "Entro mercoledì proclameremo lo stato di calamità"
Siccità, campi agricoli in grande sofferenza
Proseguire con l'irrigazione, nonostante la situazione sia da "semaforo rosso". È l'indicazione arrivata dall'Osservatorio sul Po, che si è riunito per affrontare il problema della siccità. La proposta arrivata è quella di un provvedimento transitorio per equilibrare l'uso dell'acqua rimasta: diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l'irrigazione, ma garantire l'afflusso di acqua anche al delta. Intanto, a quanto si apprende da ambienti delle Regioni, sul tavolo della Commissione delle politiche agricole della Conferenza, spunta l'ipotesi di ordinanze regionali per razionare l'acqua al Nord. E Zingaretti dichiara: "Nel Lazio la situazione è grave, entro mercoledì proclameremo lo stato di calamità".
Regioni: stato di emergenza e fondi Pnrr - Le Regioni intendono chiedere al governo la dichiarazione dello stato di emergenza proprio per la siccità, in modo da dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica e in modo da mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. A comunicarlo è stato l'assessore veneto all'Agricoltura Federico Caner, coordinatore della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Questi punti sono all'ordine del giorno della Conferenza delle Regioni, prevista per mercoledì 22 giugno.
Patuanelli: "Situazione delicata, subito un vertice tra ministri" - "La situazione è delicata - avverte il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli -, presto ci aggiorneremo a livello politico. Oggi ci sarà un importante incontro fra i capi di gabinetto di tutti i ministeri coinvolti: Mipaaf, Mite, Mef, Affari regionali. Poi ci aggiorneremo a livello politico".
Osservatorio Po: allarmante il cuneo salino del fiume - Allarmante il segnale del "cuneo salino", che nel Po ha raggiunto i 21 chilometri: il dato è emerso proprio nei lavori dell'Osservatorio per il Po convocato dall'Autorità di bacino a Parma per fare il punto. Quando la portata è troppo debole infatti, l'acqua salata del mare "risale" lungo il corso del fiume, rendendola inutilizzabile per l'irrigazione. A Pontelagoscuro, nei pressi di Ferrara, è stata registrata una portata di 180 metri cubi al secondo, sintomo di uno stato di "estrema gravità idrica".
Ogni anno dispersi un miliardo di metri cubi d'acqua - Sono quasi un miliardo oggi i metri cubi d'acqua che sprechiamo ogni anno: si tratta di oltre un terzo di tutta l'acqua a disposizione. Al di là dei problemi legati alla siccità, quando si parla di acqua il nostro Paese si trova di fronte a una delle questioni irrisolte da decenni, quella della dispersione delle risorse. L'ultima fotografia l'ha scattata l'Istat nel "Rapporto acqua 2022", un focus diffuso a marzo per la Giornata mondiale dell'acqua.
Secondo il report non tutta l'acqua potabile distribuita nei 109 capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane, dove vive il 30% della popolazione, viene effettivamente erogata all'utente finale. Anzi: nel 2020, ultimo dato disponibile, sono stati immessi in rete 2,4 miliardi di metri cubi d'acqua, vale a dire 370 litri per abitante al giorno, e ne sono stati erogati 1,5 miliardi di metri cubi per usi autorizzati agli utenti finali, cioè 236 litri al giorno per abitante. Sono quindi andati persi 0,9 miliardi di metri cubi, il 36,2% di tutta l'acqua immessa in rete. Unico dato positivo che la percentuale era del 37,3% nel 2018 e del 39% nel 2016.
In Trentino -60% di neve nei ghiacciai - Situazione sempre più difficile anche in Trentino, dove i ghiacciai sono in ritirata dopo uno degli inverni più siccitosi dal 1921 a oggi, dice la Commissione glaciologica della Società alpinista tridentina, che con gli scienziati del Muse di Trento monitora lo stato di salute di ghiacciai e nevai. "E' stata misurata una quantità di neve compresa tra il 50 e il 60% in meno del valore medio - dice il report -. A fine maggio diverse fonti glaciali si presentavano già prive di copertura nevosa, con circa un mese di anticipo rispetto alla media degli ultimi 20 anni".
Verso ordinanze regionali per razionamento dell'acqua al Nord - Valutare la possibilità di ordinanze regionali per razionare l'acqua al Nord, come il divieto di riempimento delle piscine e privilegiare l'uso dell'acqua per i fabbisogni primari. È una delle ipotesi, a quanto si apprende da ambienti delle Regioni, sul tavolo della Commissione delle politiche agricole della Conferenza. L'intenzione dei governatori sarebbe di chiedere in maniera compatta al Governo lo stato di emergenza al Nord. In alcuni territori, inoltre, ci sarebbero già accordi con le aziende energetiche per l'aumento della percentuale di uso di acque lacustri a scopi umani o agricoli.
Zingaretti: "Nel Lazio proclameremo stato di calamità" - Uscendo dalla riunione indetta in prefettura sull'emergenza siccità, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: "Allo stato attuale nel territorio di Ato 2 (ovvero Roma e provincia, ndr) non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione. La situazione però è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio".
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