Catania, la piccola Elena uccisa con 11 coltellate: non è morta subito | Convalidato il fermo della madre
L'arma usata, che non è stata ancora trovata dagli investigatori, sarebbe compatibile con un coltello da cucina. I funerali della piccola il 22 giugno nella cattedrale di Catania
Sono stati undici i colpi inferti dalla madre Martina Patti sul corpo di Elena, la bimba di 5 anni uccisa nel Catanese. Sono questi i primi risultati dell'autopsia eseguita venerdì sul cadavere della piccola. L'arma, che ancora non è stata trovata dai carabinieri, sarebbe compatibile con un coltello da cucina. La vittima non è morta subito, ma solo dopo il fendente letale, che ha reciso i vasi dell'arteria succlavia. Il gip ha convalidato il fermo della Patti, ed ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.
Uccisa un'ora dopo la scuola - Il decesso sarebbe avvenuto un'ora dopo il pasto che aveva consumato a scuola intorno alle 13. Ci vorrà ancora qualche giorno prima di conoscere l'esito completo dell'esame autoptico. La madre 23enne nei giorni scorrsi aveva confessato il delitto, dopo avere simulato un sequestro di persona, spiegando di aver fatto tutto da sola.
L'arma - I giudici ora vogliono capire se l'arma del delitto utilizzata sia stato solo il coltello con il quale la donna ha ammesso di avere colpito la figlia oppure ci sia altro. Tra gli accertamenti richiesti dalla Procura anche l'esame tossicologico per sapere se la bimba sia stata sedata prima di essere uccisa.
Il movente e la premeditazione - Resta il mistero del movente: gelosia o desiderio di vendetta contro il marito. Intanto la Procura di Catania ha confermato l'accusa di omicidio premeditato prluriaggravato e occultamento di cadavere.
La 23enne ha organizzato tutto nei minimi dettagli - Per gli inquirenti infatti non c'è ombra di dubbio sul fatto che la donna abbia organizzato tutto prima di accanirsi mortalmente con un coltello sul corpo della piccola Elena. La storia inventata del sequestro da parte di tre uomini armati e incappucciati è per gli inquirenti una prova, così come lo è l'essersi procurata, prima di andare a prendere la piccola in asilo, una zappa e una pala per scavare una buca dove nascondere il corpicino di sua figlia.
Il funerale il 22 giugno a Catania - Sarà mercoledì 22 giugno alle 17, nella cattedrale di Catania, il funerale della piccola Elena: la funzione sarà celebrata dal vescovo della città, monsignor Luigi Renna. "A Mascalucia avevamo predisposto tutto per l'organizzazione della cerimonia funebre - spiega Vincenzo Magra, il sindaco di Mascalucia -, ma per esigenze dei familiari della bambina la celebrazione sarà a Catania. Noi saremo comunque presenti, la polizia di Mascalucia terrà un picchetto in suo onore". La bambina sarà poi seppellita a Catania.
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