Pioniere ma con un gap. Strano destino quello di Nissan Juke, il primo crossover di segmento B sui mercati europei (arrivò nel 2010), rinnovato un paio di anni fa ma sempre originale nello stile e con un look moderno, innovativo. Mancava però una versione ibrida, cosa che le ha fatto perdere punti in un segmento che è diventato il primo in Italia, e così Nissan ha ora colmato quel gap con la versione Juke Hybrid.
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Tgcom24 lʼha provato a Milano scoprendone la “dolcezza” di marcia, propria delle versioni leggere dellʼalimentazione ibrida benzina/elettrica. Nissan ha sviluppato per Juke Hybrid un motore termico a 4 cilindri ad hoc, mentre da Renault arriva lʼinnovativo cambio automatico multi-mode a 6 rapporti. Tutta la partita si gioca proprio sulla trasmissione e sul terreno dellʼefficienza del modulo ibrido, vale a dire bassi consumi e lunghe percorrenze. Il cambio multi-mode prevede che le prime due marce si attivino in elettrico e le successive 4 in modalità termica. Juke Hybrid risulta così sempre vivace e pronto in accelerazione, poiché sfrutta la trazione elettrica in partenza e fino alla velocità di 55 km orari.
Per tal ragione Nissan stima che in città l’80% del tempo di marcia sia in modalità EV, cioè elettrica e a zero emissioni di CO2. Il motore a benzina da 94 CV e 148 Nm di coppia entra in funzione soltanto superati i 55 km/h, ma ha pur sempre lʼausilio del motore elettrico, che è molto performante perché eroga una potenza di 49 CV e porta quella di sistema a 143 CV, per 205 Nm di coppia. Grazie alla fruizione dellʼenergia elettrica in partenza e alle basse velocità, il guidatore beneficia di unʼaccelerazione tipica di una vettura elettrica, col vantaggio di prestazioni aumentate del 25% rispetto alla versione a benzina, a fronte di consumi ridotti del 40% circa in città e del 20% nel ciclo combinato.
Al termine della nostra prova, perlopiù cittadina, abbiamo rilevato consumi buoni ma nella norma di un moderno Euro 5 benzina, mantenendoci tra i 18/19 km al litro, senza strafare per consumare di meno. Al volante Juke Hybrid si rivela dolce, molto docile anche nel passaggio dalla marcia in EV a quella a benzina, i cambi di rapporto sono fluidi (un leggero strappo si sente solo dalla seconda alla terza), quasi impercettibili se non fosse per il 4 cilindri che fa sentire il sound dʼingresso tipico dei motori a benzina.
Nissan Juke Hybrid è equipaggiato di serie con lʼe-Pedal Step, la tecnologia che consente di accelerare e rallentare utilizzando il solo pedale dellʼacceleratore. Bisogna però farci un poʼ lʼabitudine, allʼinizio lasciare lʼacceleratore e schiacciare il freno produce un effetto moltiplicatore della frenata e capita dʼinchiodare! Va detto infine che la ricarica rigenerativa è sempre in funzione, l’e-pedal aumenta l’energia recuperata dal freno motore mentre il generatore ricarica quasi in continuo la batteria elettrica.
Neo del modulo ibrido è invece lo spazio a bordo, al limite per una vettura 5 posti, e anche il bagagliaio perde qualcosa per ospitare le batterie (64 litri di volume) e adesso offre una capacità di 354 litri. Nissan Juke Hybrid è disponibile in tre allestimenti e prezzi che partono dai 30.300 euro della versione N-Connecta. Non contate sugli incentivi, che pure cʼerano in caso di rottamazione, 2.000 euro, ma in questa fascia sono purtroppo già esauriti.