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Allarme siccità, il presidente della Sima: "I cambiamenti climatici porteranno a un razionamento dell'acqua per uso umano"

A "Mattino Cinque" Alessandro Miami analizza la situazione che sta già provocando ingenti danni all'agricoltura e all'intero ecosistema

Le temperature da record di questi giorni e la scarsità di piogge hanno provocato un allarme siccità che secondo le prime stime della Coldiretti causerà un danno pari a circa 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti. A destare particolare attenzione è soprattutto il livello del Po, mai così a secco negli ultimi settant'anni, che ha già spinto 125 comuni ad attrezzarsi con le autobotti e a interrompere i servizi idrici durante la notte.

Per analizzare da vicino la situazione, le telecamere di "Mattino Cinque" sono andate in provincia di Rovigo, dove il livello si è abbassato di ben 2,60 metri rispetto alla media lasciando una lunga distesa di sabbia percorribile a piedi.

"Siamo purtroppo in un periodo di cambiamenti climatici che colpiranno il Mediterraneo in maniera più importante rispetto ad altre zone del mondo - spiega durante la trasmissione Alessandro Miani, presidente della Sima (società italiana di medicina ambientale) - Situazioni di questo tipo saranno sempre più ravvicinate e questo porterà problemi all'agricoltura, agli allevamenti, ma anche a un razionamento della risorsa idrica per uso umano".

L'invito dell'esperto è stato dunque quello di imparare a risparmiare e tutelare questa preziosa risorsa, che al momento in Italia corrisponde a un consumo domestico medio di circa a 275 litri.
 

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