Il Parco Nazionale di Yellowstone chiude per crisi climatica
Il Parco Nazionale di Yellowstone, il più antico del mondo e uno dei più visitati degli Stati Uniti, è stato chiuso a causa delle inondazioni e delle frane scatenate dalle forti piogge
L’intero Parco, che copre un’area di oltre 9.000 chilometri quadrati e che comprende gli Stati del Wyoming, del Montana e dell'Idaho, rimarrà chiuso ai visitatori, compresi quelli che hanno prenotato l'alloggio e il campeggio, almeno fino a mercoledì, mentre i funzionari ispezionano i danni a strade, ponti e altre strutture. Attualmente tutti e cinque gli ingressi al Parco sono stati chiusi. Nella storia era successo solo un’altra volta, nel giugno del 1988, a causa di una serie di devastanti incendi a catena provocati da un fulmine.
Nell’ultimo bollettino rilasciato dai gestori della riserva si legge: “Al momento non si registrano feriti o morti. La parte settentrionale del Parco Nazionale di Yellowstone probabilmente rimarrà chiusa per un lungo periodo di tempo a causa delle infrastrutture gravemente danneggiate. Il National Park Service lavorerà sodo per riparare le strade il prima possibile. Tuttavia, è probabile che i tratti stradali a Nord di Yellowstone non riapriranno entro questa stagione".
Le chiusure arrivano proprio mentre Yellowstone si stava preparando per celebrare il suo 150° anniversario e mentre le comunità locali fortemente dipendenti dal turismo contavano su un rimbalzo dopo le restrizioni di viaggio del Covid-19 nelle ultime due estati.
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