Usa, torna libero (dopo 41 anni) l'attentatore del presidente Ronald Reagan | John Hinkley sparò per "amore" di Jodie Foster
L'attentatore fu riconosciuto insano di mente e passò diversi anni in un ospedale psichiatrico. Ora vuole tornare a cantare e tenere concerti
30 marzo 1981, l'attentato contro il presidente Ronald Reagan
Torna libero da qualsiasi restrizione, chiudendo così un capitolo nero della storia americana, John Hinkley, l'attentatore di Ronald Reagan. "Dopo 41 anni, due mesi e 15 giorni sono finalmente libero", ha detto l'uomo che, per amore di Jodie Foster, ferì il 30 marzo del 1981 l'allora presidente americano e rese paraplegico l'allora portavoce della Casa Bianca Jim Brady. Quest'ultimo, in sedia a rotelle, passò la vita a combattere contro le armi facili a disposizione di tutti.
L'annuncio di John Hinkley segna la fine di decenni di controlli da parte del governo Usa: d'ora in poi potrà liberamente muoversi e usare internet. "Se Ronald Reagan non fosse stato il bersaglio le restrizioni sarebbero state rimosse molto, molto tempo fa", ha detto il giudice fissando la data della libertà incondizionata. A luglio Hinckley, che suona la chitarra e canta, vorrebbe tenere dei concerti.
Hinkley voleva organizzare un concerto a luglio - Il concerto da tempo in programma al Market Hotel nel quartiere di Bushwick l'8 luglio è stato
tuttavia cancellato per motivi di sicurezza: "Eravamo preoccupati per le nostre comunità vulnerabili", hanno indicato oggi gli organizzatori. Inizialmente il concerto aveva avuto luce verde per mandare un messaggio che "i problemi della salute mentale e un passato criminale possono essere superati dopo aver passato un periodo di espiazione pagando il debito alla società", e tuttavia alla resa dei conti è stato deciso che non valeva la pena rischiare: "Avremmo deciso diversamente se avessimo pensato che la musica era importante e trascendeva l'infamia, ma non era questo il caso", ha indicato il Market Hotel.
L'attentato del 1981 a Ronald Reagan - Il 30 marzo 1981, John Hinckley, un giovane di 25 anni che voleva attirare l'attenzione dell'attrice Jodie Foster, di cui era innamorato, sparò al presidente americano Ronald Reagan, che usciva da un hotel di Washington. Reagan rimase gravemente ferito, ma recuperò in pieno dopo un intervento chirurgico. Il suo portavoce James "Jim" Brady, che gli era accanto, fu colpito alla testa: sopravvisse, ma subì danni cerebrali permanenti che lo costringono da allora su una sedia a rotelle e ne limitano le capacità. Pure feriti, meno gravemente, due agenti che assicuravano la protezione del presidente.
Hinkley riconosciuto insano di mente - Riconosciuto infermo di mente, Hinckley non fu condannato, ma spedito in un ospedale psichiatrico. Il dramma di Brady, attivamente coinvolto nelle iniziative a tutela dei cerebrolesi, è stato ricordato, in una cerimonia all'Ambasciata d'Italia a Washington, dall'ex presidente Bill Clinton, che firmò la prima legge degli Stati Uniti in tal senso. Reagan portò a termine un doppio mandato fino al 20 gennaio 1989 si è poi spento il 5 giugno del 2004 all'età di 93 anni.
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