FOTO24 VIDEO24 2

Bimba uccisa nel Catanese, l'avvocato della mamma di Elena insultato e minacciato sui social

"Tutti, ma proprio tutti, piaccia o non piaccia ad alcuni, hanno il diritto di essere difesi e di ricevere un giusto processo", ha sottolineato il Consiglio dell'ordine degli avvocati di Catania

Tgcom24

È stato insultato (offese, auguri di patire le stesse sofferenze) e minacciato sui social Gabriele Celesti, l'avvocato di Martina Patti, la 23enne fermata per l'uccisione della figlia Elena, di 5 anni, nel Catanese. A sottolineare le "inaccettabili minacce e aggressioni verbali" nei confronti del legale è stato il Consiglio dell'ordine degli avvocati (Coa) di Catania, intervenuto per ricordare che "il ruolo del penalista non è quello di difendere il reato, ma quello di tutelare, sempre, un principio sancito dalla nostra Costituzione".

"L'avvocato, infatti - osserva il Coa di Catania - costituisce un baluardo fondamentale delle libertà e dei diritti dei cittadini, perché tutti, ma proprio tutti, piaccia o non piaccia ad alcuni, hanno il diritto di essere difesi e di ricevere un giusto processo. E per difesa, ovviamente, non deve intendersi la difesa dell'azione criminale, ma quella tecnica".

Il Coa evidenzia come "ogni avvocato senta il peso delle responsabilità che derivano dall'assunzione di un incarico difensivo, ma ha la consapevolezza di svolgere una funzione essenziale ed irrinunciabile per qualsiasi stato di diritto". E sottolinea come "purtroppo, nell'opinione pubblica si assista sempre più frequentemente all'errata equiparazione dell'avvocato con il proprio assistito, e ciò è, evidentemente, frutto della errata percezione del ruolo e della funzione del Difensore, che opera a tutela e garanzia del proprio assistito e dell'intero sistema giustizia". "Per questa ragione - chiosa il Coa - l'Ordine degli avvocati di Catania è a fianco del collega oggetto di inaccettabili minacce e aggressioni verbali".

Espandi