Il virus SarsCoV2 "sta diventando endemico e ci aspettiamo nuove frequenti ondate ma di limitata intensità. Stiamo tornando alla vita normale, ma ci saranno delle limitazioni e sarà necessario un uso selettivo delle mascherine". È il quadro delineato dal direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. "Anche ora ci aspettiamo una nuova ondata, ma pensiamo che l'intensità sarà limitata - ha evidenziato l'esperto -. Abbiamo però bisogno di adattare velocemente i vaccini alle varianti, anche velocizzando le approvazioni".
"L'immunità di gregge è ormai un sogno perduto" - "A causa delle varianti, che rispondono meno ai vaccini, e anche per la mancanza di un accesso globale a livello mondiale alle vaccinazioni" non sarebbe più possibile raggiungere l'immunità di gregge. Lo ha spiegato il direttore Prevenzione del ministero della Salute in occasione del World Health Summit Regional Meeting, all'Università La Sapienza.
Il punto sulle vaccinazioni - "In Italia la fascia di popolazione con il maggiore tasso di vaccinazione è quella degli over80: il 96,8% è stato vaccinato con la prima dose, il 95,5% anche con la seconda; l'89% anche con la terza; solo il 16,2% ha però ricevuto anche la quarta dose". Secondo Rezza, la riduzione delle nuove vaccinazioni si spiegherebbe con la volontà di molti di aspettare i nuovi vaccini adattati alle varianti del virus.
"Il virus sta diventando endemico" - "Vediamo un aumento delle reinfezioni e ciò anche perché le varianti di Omicron in parte evadono la risposta immunitaria dei vaccini". Attualmente "l'efficacia degli immunizzanti è pari al 60% nel proteggere dall'infezione e all'87% dalla malattia grave, ma il dato positivo è che è in calo l'occupazione degli ospedali". Ha spiegato Rezzi, concludendo che bisogna rinunciare alla speranza iniziale che il Covid si potesse controllare per via della sua trasformazione in virus endemico.
+0,2 anni di speranza di vita nel 2021 - Dopo il brusco calo causato dai decessi per Covid-19 nel 2020, la speranza che risale è quella di vita degli italiani, anche se con un andamento lento e non omogeneo in tutte le Regioni. Secondo il XIX Rapporto Osservasalute 2021, curato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, il tempo di vita guadagnato nell'ultimo anno su base nazionale è stato di 0,2 anni, che porta la speranza di vita alla nascita degli uomini a 80,1 anni e a 84,7 anni quella delle donne (nel 2020 gli uomini avevano perso 1,3 anni e le donne 0,9 anni).