Potrebbe essere in arrivo un nuovo sconto per i consumatori sulle bollette di luce e gas, mentre lo scenario sui prezzi dell'energia resta preoccupante. Se infatti le quotazioni del gas (sopra i cento euro ad Amsterdam) continuano a tenere alta l'attenzione, dall'esame da parte dell'Arera, l'Autorità dell'energia, dei contratti di approvvigionamento del gas, emerge il valore, tutt'altro che trascurabile, degli extra-utili. E allora, ecco l'ipotesi: tenerne conto per tagliare le tariffe.
L'indagine dell'Autorità - L'Autorità, su mandato del governo, ha terminato la sua disamina e ha inviato la relazione al Parlamento e a Palazzo Chigi. Secondo quanto scrive il "Messaggero", non ci sono grandi scostamenti tra il prezzo di approvvigionamento e quello segnalato sulla Borsa olandese. Le compagnie che importano metano hanno contratti a lungo termine con prezzi determinati, ma questi contratti vengono sottoposti ad adeguamenti annui e indicizzati alle quotazioni della Borsa olandese. Per tutelarsi dalle oscillazioni le compagni comprano derivati che hanno un costo e pesano sul prezzo finale. Tra questo prezzo e la tariffa che viene applicato ai consumatori del mercato tutelato è emerso uno scostamento che deriva dall'intervallo temporale con cui si adeguano tariffe e prezzi di approvvigionamento.
Ipotesi taglio tariffe del 20% - La disamina dell'Arera ha messo in luce che nei prossimi tre mesi la tariffa tutelata sarà maggiore di 20 euro al mwh rispetto ai costi di approvvigionamento. Ecco dunque che si profila un taglio del 20% sulle prossime bollette. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma il suggerimento dell'Arera è di far versare alle compagnie la differenza tra il valore dei contratti pluriennali e quello della tariffa, se superiore, direttamente ai consumatori tagliando le bollette. La riduzione dei costi di commercializzazione porterebbe vantaggi sia agli utenti del mercato libero sia a quelli del mercato tutelato. E per farlo, dice l'Autorità, servirà una norma di legge.
Codacons: bene il taglio delle tariffe - La posizione viene condivisa dal Codacons e il presidente Carlo Rienzi spiega: "Mentre i grandi operatori energetici registrano risultati economici record grazie all'impennata delle bollette di luce e gas, i consumatori subiscono effetti dirompenti non solo sulle fatture ma anche su prezzi e tariffe, che salgono costantemente a causa del caro-energia. Per tale motivo riteniamo doveroso non solo destinare parte degli extra-profitti agli utenti per indennizzarli anche solo parzialmente degli immensi danni economici subiti, ma chiediamo al governo di innalzare l'aliquota della tassa a carico delle società energetiche, portandola almeno al 60%, così da trovare risorse aggiuntive per contrastare il caro-bollette".