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Conte: "Il nostro elettorato soffre a stare nel governo, ci chiede di uscire | "Fronte largo? Ok ma solo alle liste civiche"

"Mi prendo le responsabilità del risultato insoddisfacente", spiega l'ex premier che annuncia un voto sul doppio mandato entro giugno

"Parte la fase due del M5s: dobbiamo essere presenti per le strade e nei quartieri continuativamente". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in conferenza stampa. L'ex premier ha anche annunciato che entro la fine di giugno il Movimento indirà la consultazione in rete sul doppio mandato, precisando che non si esprimerà per sostenere una posizione o un'altra.

"I protagonisti saranno i gruppi territoriali che i nostri iscritti potranno costruire nelle nostre città per ottenere la piena partecipazione dei cittadini che devono tornare protagonisti anche per sconfiggere l'astensionismo", ha spiegato Conte.

"Il risultato è stato assolutamente insoddisfacente, non ci appaga anche se il Movimento storicamente non ha avuto grandi prestazioni sui territori. Me ne prendo la responsabilità ma noi paghiamo un prezzo alto per un tasso etico molto elevato".

"Il nostro elettorato soffre a stare nel governo, ci chiede di uscire" - "Girando l'Italia da Nord a Sud, la richiesta di uscire dal governo è continua. Il nostro elettorato sta soffrendo a stare in questo governo. Forse noi non sappiamo spiegare perché siamo al governo, e cioè che non ci sentiamo di voltare le spalle ai cittadini in una fase difficilissima, con una spirale recessiva alle porte", ha aggiunto Conte.

"Uscire dal governo? Ho incontrato tante persone che mi hanno fatto questa richiesta. L'ho toccata con mano questa richiesta. Il nostro elettorato sta soffrendo. Siamo responsabili ma che nessuno ci dica state zitti, che ci sia una sospensione della dialettica politica".

"Fronte largo? Apertura ma solo alle liste civiche" - "Sono in linea con quello che dice il sindaco Manfredi: se parliamo di apertura al civismo attivo noi siamo aperti. Se invece dobbiamo costruire le future sorti del fronte progressista con Italia Viva che non ho mai incontrato nei territori e non ho incontrato il suo simbolo o di Calenda che ha fatto operazioni mirate e molto astute, allora si fanno operazioni diverse. Ma  - ha sottolineato - ai cittadini non bisogna dire fesserie".

"Non siamo partito tradizionale con tessere e correnti" - "Oggi stabiliamo una minima organizzazione territoriale, ma non siamo un partito tradizionale perché non abbiamo tessere o correnti, che anzi sono vietate", ha quindi annunciato Conte.

"No a brand M5s con il mio nome" - Conte ha parlato anche del marchio M5s. "Consideriamo il brand M5s un marchio un che ancora funziona". "Non ho mai autorizzato una lista Conte e non ho velleità di sostituire il mio nome al brand M5s".

"Presto voto su destinazione soldi da restituzioni" - "Il M5s indirà presto una votazione per la distribuzione dei soldi raccolti attraverso la restituzione dei portavoce per progetti utili alla società, ha annunciato Conte parlando di una cifra "consistente" che si aggirerebbe attorno ai "5 milioni di euro".
 

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