Bimba trovata morta nel Catanese, il nonno paterno: "Chi è stato deve pagare"
"Un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani", ricorda la nonna paterna distrutta dal dolore
Trovata morta la bambina di cinque anni sequestrata nel Catanese
"Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati: non avevamo ragione di non credere". Lo dice Rosaria Testa, nonna paterna di Elena Del Pozzo, nel luogo del ritrovamento del corpo della nipotina di 5 anni a Tremestieri etneo (Catania). Il cadavere è stato individuato su indicazione della madre, che in un primo momento aveva raccontato di un rapimento della piccola. "Mi sembra tutto così strano, assurdo", racconta il nonno paterno, Giovanni Del Pozzo. "La madre di Elena - aggiunge - era una ragazza molto chiusa, ma non riesco a spiegarmi il motivo di quello che è accaduto. Chi è stato deve pagare, anche chi l'ha eventualmente aiutata".
La nonna paterna: "Un giorno la mamma stava picchiando la piccola" - "Quando hanno litigato non voleva andare via da casa - ricorda la nonna distrutta dal dolore - un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l'ho accompagnata a scuola e le ho detto 'nessuno ti vuole bene più di me'. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina".
"Mio figlio ha avuto una storia legata a degli spinelli tanti anni fa, è stato preso per errore. E' stato in carcere per circa sette mesi, poi è stato ai domiciliari", prosegue la nonna di Elena, raccontando della chiamata di lunedì tra lei e la madre della bambina, Martina Patti. La nonna ha sottolineato, parlando della donna che "sapeva di questo precedente, ne ha approfittato. Mio figlio però - aggiunge - ha detto chiaramente che, in seguito a quei fatti, è andato prima in Germania e poi è tornato in Sicilia. Ha detto di non aver né visto né sentito nessuno rispetto a coloro con i quali era coinvolto nella vicenda di droga".
Catania: il luogo in cui è stato ritrovato il corpo della piccola Elena, a Mascalucia
La zia paterna: "La mamma di Elena voleva incastrare mio fratello" - "Martina, la mamma di Elena, voleva incastrare mio fratello. Un anno fa mio fratello fu accusato ingiustamente di una rapina, ma fortunatamente fu scagionato completamente. Quando dal carcere passò ai domiciliari, sotto casa trovammo un biglietto di minacce con scritto: 'non fare lo sbirro, attento a quello che fai'. Mio fratello non sa nulla di nulla. A quel biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena". Lo ha affermato Martina Vanessa del Pozzo, zia paterna della piccola, parlando con i giornalisti nella zona in cui è stato recuperato il corpo della nipotina.
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