L’inesauribile fascino del jeans vive attraverso una storia che lo rende unico rispetto a tutti gli altri capi di abbigliamento; esso coniuga nelle trame della propria tela i valori intramontabili della tradizione e del “saper fare”, che si fondono abilmente con il principio di innovazione che da sempre ispira il mondo della moda.
L’eccellenza del denim si esprime nelle collezioni Cycle, luxury brand di origine veneta che in pochi anni ha conquistato il mondo nel settore del jeanswear. Una storia 100% Made in Italy nella quale la tela regna sovrana. La lavorazione del denim è improntata alla ricerca della qualità e viene gestita in collaborazione con selezionati artigiani e le più rinomate manifatture tessili del nostro territorio.
Sartorialità, streetwear ed elevato know-how: queste le cifre stilistiche dei jeans a marchio Cycle. La leggendaria tela, icona indiscussa della moda casual, viene interpretata in chiave contemporanea con quel tocco glamour-chic che la rende perfetta per ogni occasione: la qualità della materia prima, da sempre considerata materiale povero, consente declinazioni stilistiche sartoriali, come il gilet, la giacca e persino abiti formali. Versatili e moderni, tutti i prodotti Cycle sono confezionati con finiture di pregio, volgendo sempre uno sguardo attento verso il pianeta, grazie all’utilizzo di nuovi materiali e tecniche ecofriendly per diminuire l'impatto ambientale legato alla produzione.
Quando e com’è nato il brand Cycle? Come mai la scelta di questo nome?
Cycle è nato nel 2000 e, in poco più di un decennio, si è affermato a livello internazionale nel panorama della moda, tracciando, tra i primi, quella sottile linea di confine che divide il prêt à porter dal casualwear, contribuendo inoltre alla nascita del luxury jeanswear. Cycle è emozione: racconta mondi diversi che si fondono, regalandoci il sogno, il ricordo, di paesi lontani e di epoche mitiche. Il nome Cycle contiene in sé i principi sui quali si basa la filosofia del brand: esprimere la ciclicità che è tipica della moda, reinventare il ciclo di vita dei prodotti, usando materiali e finiture tradizionali, reinterpretandoli in chiave contemporanea.
Che importanza assumono artigianalità Made in Italy e qualità dei tessuti nell’ambito della vostra produzione?
Un ruolo fondamentale: la produzione è gestita in collaborazione con le migliori lavanderie che custodiscono la storia e il know how del denim mondiale. La ricerca costante di forniture e tessuti di massimo pregio fa di Cycle un’eccellenza del denim Made in Italy.
Quali sono i modelli di punta che proponete a Pitti per questa SS23 ?
La collezione donna si distingue per lo sviluppo di modellistiche inedite e quasi formali. Il blazer, il bermuda (con e senza spacco), la gonna-pantalone e i top: questi i capi di spicco, tutti semplicemente rinse washed, per un effetto pulito ma del tutto autentico, volto ad esaltare la figura femminile. Sul fronte uomo, invece, il bianco, sempre presente, viene affiancato dallo snow bleach rammendato, passando attraverso tutti i vari toni dell’indaco. La collezione dei jeans Cycle si arricchisce di un raw formal sartoriale con blazer in denim; ai best-seller skinny fit si aggiungono modellature dai volumi ampi, realizzate con tessuti sostenibili, sempre meno impattanti a livello ecologico. Il nostro obiettivo è quello di tornare ad imporci come icona del denim, non soltanto per i lavaggi proposti, ma per tutto quello che siamo in grado di produrre con questa tela.
Per la prossima primavera-estate, in che senso possiamo parlare di mood “denim on denim” per la collezione donna e “100% denim addicted” per la collezione uomo?
Nella collezione donna la tela denim regna sovrana, la parola d’ordine è “denim on denim”: un approccio deciso che caratterizza tutti i capi, studiati per essere continuamente matchabili tra di loro, con un sorprendente mix dei toni del blu. Nella collezione uomo la parola d’ordine è invece “100% denim addicted”, a testimonianza dell’inesauribile entusiasmo che abbiamo nel lavorare la tela in tutte le sue caratteristiche, nobilitandola, maltrattandola, decolorandola con creatività e contemporaneità.
A quale pubblico si rivolge il vostro luxury denim?
Il denim è trasversale per propria stessa natura. Nasce come una tela che, per la sua resistenza, viene dapprincipio utilizzata in ambiti lavorativi, per approdare infine al mondo fashion, tant’è vero che quasi tutte le prime linee prevedono una proposta denim. Ci rivolgiamo ad un pubblico eterogeneo che predilige prodotti di una bellezza senza tempo. Il nostro è un jeans in cui la ricerca dei trattamenti e dei tessuti ha un ruolo fondamentale. Il concetto di luxury significa per noi offrire un prodotto ricco di tecnicità, innovazione e stile. Il lusso è l’espressione di un capo fuori dal comune.
Progetti e sogni per il futuro di Cycle?
Il sogno è riportare Cycle dove è già stato: sul podio del denim. Dopo aver strutturato l’azienda a livello tecnico e commerciale, l’obiettivo è quello di rilanciare il brand con una filiera italiana fatta di laboratori, lavanderie e tecnici. Vogliamo crescere e competere con i leader del mercato in quanto abbiamo le caratteristiche per poterlo fare. Forse più che sognare stiamo costruendo la nostra realtà: un futuro in cui Cycle sarà uno dei protagonisti del settore. Il sogno è non porsi limiti!