ESAMI AL VIA

Terza Media 2022, come funziona la formula d'esame post-pandemia

Per molti ragazzi delle scuole medie dello Stivale partono le prove d’esame di terza media. Ecco una rapida guida per chi ancora ha qualche dubbio su come si articolano quest’anno

© ansa

Sono oltre 560 mila le ragazze e i ragazzi che devono affrontare quest’anno gli esami di terza media. La maggior parte dei quali, si cimenteranno con le prove a partire da lunedì 13 giugno, ovvero all’inizio della settimana successiva al termine dell’anno scolastico. A dirlo, gli stessi studenti: secondo un recente sondaggio di Skuola.net, il 62% sosterrà l’esame nel corso nel corso di questa settimana, a partire da oggi, mentre solo una minoranza svolgerà le prove quasi parallelamente alla Maturità, ovvero dal 20 giugno in poi. Da osservare che quasi 1 su 5 è già avanti in quanto ha iniziato già subito dopo la fine della scuola.

Un esame, per loro e per tutti gli altri, contraddistinto da vari ritorni: dopo due anni segnati, a causa della pandemia, solamente da un tesina, peraltro illustrata “a distanza”, gli studenti svolgeranno di nuovo le prove scritte e tutto l’esame si terrà finalmente “in presenza”. Ma non mancherà qualche novità. Per questo, la stessa Skuola.net ha fatto un po’ di chiarezza su come funzionerà l’esame di Terza Media 2022.

Due le prove scritte

Come detto, tornano gli scritti. Solo che, anziché tre come da tradizione, stavolta ce ne saranno soltanto due: italiano e matematica. Per quanto riguarda la prova di italiano, le commissioni - che, ricordiamo, rimangono composte dagli insegnanti che hanno seguito i “diplomandi” durante l’anno - prepareranno tre terne di tracce con altrettante tipologie: testo narrativo, testo argomentativo e comprensione del testo. Tra queste, il giorno della prova, ne verrà estratta una su cui dovranno cimentarsi gli studenti. L’obiettivo di questa prova è quello di accertare il corretto uso della lingua italiana e le capacità d'espressione degli studenti.

Qualcosa di simile avverrà in occasione della seconda prova scritta, quella di matematica, che serve a verificare il livello delle competenze logico-matematiche raggiunto. Le commissioni, anche in questo caso, prepareranno tre tracce, che si concentreranno sugli argomenti inseriti nel programma d’esame e che potranno essere di tre diverse tipologie: problemi matematici, quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta aperta. Così come per la prima prova, la mattina del compito verrà estratta una sola traccia, la stessa per tutti gli studenti.

Immancabili il colloquio orale e la tesina

Tempo di correggere le prove scritte - operazione che probabilmente verrà fatta dai commissari giorno per giorno - e si passa all’ultimo tassello dell’esame 2022: il colloquio pluridisciplinare. Durante il quale i docenti dovranno porre attenzione soprattutto alla capacità di argomentazione, allo spirito critico-riflessivo e alla capacità di coniugare le varie discipline di studio. E’ verosimile che i colloqui inizino dal giorno successivo alla prova di matematica. E che l’intero esame si possa concludere per tutti gli studenti nel giro di una settimana.

Il candidato, dunque, non potrà più limitarsi a preparare una tesina o un percorso ma dovrà rispondere alle domande dei professori sui programmi scolastici. La tesina/percorso, peraltro, non è un passaggio obbligatorio ma dovrà essere “portata” all’esame solo se richiesto dagli insegnanti. Anche se è molto probabile che, per facilitare il compito ai ragazzi, quasi tutte le commissioni l’avranno prevista. 

Mancherà all’appello il compito di lingue

Come anticipato, quindi, mancherà la terza prova scritta. Rispetto alla formula d’esame standard, infatti, il Ministero dell’Istruzione ha pensato di andare incontro ai “diplomandi” togliendo lo scritto per la verifica delle lingue straniere (inglese e seconda lingua comunitaria svolta). Tale passaggio entrerà, però, proprio nell’orale. Un momento dell’interrogazione, infatti, sarà dedicato all’accertamento di queste competenze. Così come, sempre durante il colloquio, sono previste le domande di Educazione civica, basate sugli argomenti realmente affrontati dai docenti o inserite nel programma d’esame. Per i percorsi a indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica con lo strumento di riferimento.

Il voto d’esame e il dieci e lode

Dopodiché, non resta che attendere il voto finale. Al termine del colloquio, i commissari si riuniranno per concordare la valutazione da dare al singolo candidato, che sarà espressa in decimi. L’esame di Stato si intende superato se il candidato consegue una valutazione finale di almeno sei decimi (6/10). Qualora lo studente ottenga il massimo (10/10), la commissione potrà decidere - con deliberazione all’unanimità - se attribuire anche la lode, considerando sia l’esito dell’esame sia il percorso del triennio scolastico.