Il referendum sulla Giustizia fa flop: al voto solo il 20,9%, quorum lontanissimo
Oltre 50 milioni di italiani erano chiamati ad esprimersi sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere e le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm
Election day, i big della politica ai seggi elettorali
Il referendum sulla Giustizia fallisce sonoramente: il quorum non è stato raggiunto in nessuno dei cinque quesiti presentati agli elettori. L'affluenza è stata del 20,9%. La soglia minima da raggiungere era del 50%. Il referendum sulla Giustizia promosso dalla Lega e dai Radicali è la chiamata alle urne con la partecipazione più bassa nella storia referendaria italiana.
Al primo quesito ("Incandidabilità dopo condanna") l'affluenza è stata del 20,95%, il sì ha avuto il 53,97% dei voti, il no il 46,03%; al secondo quesito ("Limitazione misure cautelari") affluenza al 20,93%, sì 56,12%, no 43,88%; al terzo quesito ("Separazione funzioni dei magistrati") affluenza al 20,93%, sì 74,01%, no 25,99%; al quarto quesito ("Membri laici consigli giudiziari") affluenza al 20,92%, sì 71,94%, no 28,06%; al quinto quesito ("Elezioni componenti togati CSM") affluenza al 20,92%, sì 72,52%, no 27,48%.
Referendum sulla Giustizia, l'affluenza Regione per Regione
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