Alla vigilia aveva promesso che avrebbe "fatto esplodere il Circo Massimo di gioia". E così è stato. Il primo dei due appuntamenti di Vasco Rossi nello storico catino romano è stato un trionfo. Due serate sold out per un totale di 140mila spettatori (nessuno aveva mai concesso il bis al Circo Massimo). Un concerto di oltre due ore e mezza tra brani nuovi e classici immortali, concluso con i fuochi d'artificio.
Dopo due anni di rinvii e di attesa, finalmente, il concerto di Vasco Rossi al Circo Massimo è diventato realtà. Un pubblico ribollente, con anche qualche vip (tra questi compresi batterista e chitarrista dei Maneskin, Bebe Vio, Claudia Gerini, Marco Damilano) ha atteso per ore nell'immenso prato inclinato intorno al gigantesco palco che campeggia al centro in una vera e propria esplosione di luci (1.500 i corpi illuminanti) e di musica con una potenza audio da 750.000 watt.
Tra una canzone e l'altra Vasco non ha dimentica il suo inno alla pace (perché "la guerra è contro l'umanità") e in "C'è chi dice no" ribadisce il suo "Fuck the war! Stop the war!" mentre "Gli spari sopra" viene eseguita in solidarietà con chi sta soffrendo per una guerra che un senso non ce l'ha proprio.
Il concerto è un viaggio nel tempo, dall'album più recente che c'è quasi tutto, dal passato arrivano anche perle tirate fuori dal baule degli anni 80, come "Amore aiuto", del 1982. Domenica si replica. Vasco Live prosegue poi il 17 giugno a Messina (Stadio San Filippo), il 22 giugno a Bari (Stadio San Nicola), il 26 giugno ad Ancona (Stadio del Conero) e chiusura il 30 giugno a Torino (Stadio Olimpico). Tutte sold out, per un totale di oltre 676mila biglietti venduti.