STOP ALL'ACQUISTO DI TITOLI DI STATO

Centrodestra contro la Bce, "attacco all'Italia"

Salvini convoca riunione urgente della Lega. Tajani: "Si poteva aspettare qualche mese". Meloni: "Mossa inopportuna"

Lo stop della Bce all'acquisto di titoli di Stato ha caricato il centrodestra contro la banca centrale proprio nelll'ultimo giorno di campagna per le amministrative. "Bce, Commissione e Parlamento europeo è partito un attacco contro l'Italia, c'è chi specula e vuole svenderci come la Grecia", l'allarme di Matteo Salvini, che ha convocato una riunione urgente della Lega lunedì, per "reagire subito per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani". Tensioni intrecciate con quelle sul voto europeo sull'auto elettrica, che compattano il centrodestra ancora una volta contro una troika che non è affatto considerata tale dal Pd e tantomeno dal governo.

Per Antonio Tajani "la signora Lagarde poteva aspettare qualche mese", e contesta alla presidente della Bce che sarebbe stato "più giusto attendere di far calare il prezzo dell'energia e poi decidere". Giorgia Meloni definisce la mossa di Francoforte "intempestiva e inopportuna", perché "non siamo ora in una posizione tale da rivedere il quantative easing", la politica per "creare moneta" acquistando titoli di Stato. La leader di FdI auspica che il premier Mario Draghi usi "la sua presunta autorevolezza per chiedere una compensazione per le nazioni che pagheranno di più". Difficile attendersi reazioni a voce alta dall'esecutivo. La Bce decide in autonomia e Draghi non è solito commentare le mosse dell'istituzione che ha guidato otto anni fino al 2019. "La Bce forse o sicuramente smetterà di comprare titoli - osservava il premier a inizio maggio -. Non mi aspetto per il momento grandi traumi".

L'aumento dei tassi "era stato annunciato almeno sei mesi fa. Ma per accorgersene bisogna sapere di cosa si tratta e preoccuparsi di qualcosa d'altro che non lo slogan migliore", la critica di Luigi Marattin (Iv) a Salvini che ha parlato di un annuncio "dalla sera alla mattina". Proteste affatto inedite. Come quando il leghista a settembre 2014 definiva una "cazzata" la riduzione dei tassi, indicando come "unica soluzione sciogliere l'euro". Ora Salvini denuncia "un attacco alla vita e all'economia del Paese", mentre Enrico Letta lancia un appello alla responsabilità: "Ogni fibrillazione in più al governo ha effetti negativi sul debito. L'Italia, per il suo debito pubblico, rischia seriamente con questa instabilità dei mercati". Non mancano dubbi nel centrosinistra.

La svolta della Bce "creerà nuove difficoltà alle famiglie. Abbiamo tutti gli ingredienti per una miscela esplosiva", secondo il presidente del M5s Giuseppe Conte. Leu teme che spinga "l'eurozona verso la recessione". Mentre per Carlo Calenda (Azione), Lagarde ha preso una decisione "inevitabile, ma anche un po' inutile", perché per raffreddare l'inflazione serve invece "un tetto al prezzo delle materie prime".

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