Siccità, Osservatorio Po: crisi mai vista in 70 anni | Terna: "Senza acqua a rischio raffreddamento centrali elettriche"
La produzione idroelettrica è già in stallo. Allarme che coinvolge ovviamente anche il settore dell'agricoltura. La neve sulle Alpi è già esaurita e i laghi si abbassano
Nel Bacino Padano il fabbisogno d'acqua è alto ma tutte le disponibilita' sono "in esaurimento" in quella che è una crisi "con valori mai visti da 70 anni". E' l'allarme che arriva dall'Osservatorio sugli utilizzi idrici del grande fiume riunito a Parma in seduta straordinaria con Autorità del Po, Regioni, portatori d'interesse, protezione civile. Allo scenario già molto critico, si evidenzia, "si aggiunge la previsione di mancanza di piogge e il persistere di alte temperature sopra la media".
Terna: "Scarsità d'acqua per raffreddare centrali" - La siccità del bacino del Po incide pesantemente anche sul settore idroelettrico: la produzione è "in stallo" e all'orizzonte c'è preoccupazione per la quantità d'acqua necessaria a raffreddare le centrali. È quanto emerso dalla riunione straordinaria a Parma dell'Osservatorio sulla crisi idrica. Nel summit è intervenuta Terna, tra i soggetti partecipanti, che ha sottolineato come in prospettiva delle prossime settimane si attesta la progressiva scarsità di risorsa utile per il raffreddamento adeguato delle centrali elettriche.
Neve sulle Alpi esaurita, anche i Laghi si abbassano - La neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia. I laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo (eccetto il Garda). La temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media, la produzione di energia elettrica è in stallo. Le colture, nonostante l'avvio tardivo di 15 giorni della pratica dell'irrigazione (esempio in Lombardia), sono tutt'ora in sofferenza. Critico - sottolinea l'Osservatorio sul Po riunito oggi - è il quadro di insieme degli indicatori idro-meteo-climatici che caratterizzano il bacino del fiume e che di conseguenza influiscono sul fabbisogno idrico per gli usi civili, irrigui e ambientali che in questi mesi, soprattutto in vista dell'estate, è già di per sè più alto che in altri periodi dell'anno.
Siccità, i gravi danni ambientali ed economici
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