Cinquanta euro per 12 ore di lavoro al giorno, ma anche molto meno con uno stipendio che può scendere fino a 3 euro all'ora. Sono alcune delle offerte di lavoro in Salento per svolgere la mansione di cameriere o barman durante la stagione estiva. A raccontarlo è "Dritto e Rovescio" che intercetta alcuni imprenditori che cercano personale, pretendono giornate intere di servizio senza il riposo settimanale, ma offrono stipendi bassi con contratti apparentemente regolari che poi alla fine non garantiscono nessuna tutela ai lavoratori.
"Per legge dovrei garantire un giorno di riposo - spiega uno dei titolari - ma ti dico da subito che è difficile. Io metto la presenza, dichiaro che il sabato è il tuo giorno di risposo ma tu vieni". "Se mi chiedi il Tfr per quei 40 giorni di lavoro ti dico non rompere i cogl***i. Facciamo un contratto part-time, ma tu lavori full-time e il resto del compenso lo riceverai in nero", dichiara un altro ristoratore all'inviata del programma di Rete 4 che si finge interessata al posto di lavoro e che lo filma con una telecamera nascosta.
Se da un lato ci sono compensi per niente ragionevoli e contratti solo apparentemente regolari, dall'altro ci sono anche le spese che i ristoratori devono sostenere. "Mille euro netti in busta, a noi costano 1.400 senza sgravi fiscali", dichiara un ristoratore che poi elenca tutte le spese aggiuntive: "Su uno stipendio base l'imprenditore ci aggiunge circa il 33% per cento per i contributi e per i lavori stagionali bisogna considerare anche il vitto e l'allogio a nostre spese".