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Ucraina, rabbino capo Mosca fuggito da Russia: non voleva sostenere invasione

Le autorità russe facevano pressioni affinché anche lui si esprimesse pubblicamente a favore "dell'operazione speciale"

Afp

Il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt, è stato sottoposto a pressioni da parte delle autorità russe per sostenere l'invasione dell'Ucraina, ma si è rifiutato di farlo ed è fuggito dalla Russia in Israele. Lo riportano i media israeliani, citando il dietro le quinte rivelato su Twitter dalla nuora del rabbino, la giornalista Avital Chizhik-Goldschmidt.

"Posso finalmente condividere che i miei suoceri, il rabbino capo di Mosca e Dara Goldschmidt, sono stati sottoposti a pressioni da parte delle autorità per sostenere pubblicamente la 'operazione speciale' in Ucraina e si sono rifiutati", si legge nel post di Avital Chizhik-Goldschmidt, in cui si aggiunge che "sono fuggiti in Ungheria due settimane dopo l'invasione russa dell'Ucraina" e "ora sono in esilio dalla comunità che amano". "Prima sono fuggiti in Est Europa, raccogliendo fondi per i rifugiati" e "poi a Gerusalemme", conclude il post.

La devastazione di Severodonetsk, dal satellite le immagini dei bombardamenti: colpiti due ospedali

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In Ucraina attacchi militari (da ambo le parte in conflitto) hanno distrutto almeno due ospedali, uno nella città di Severodonetsk e l'altro a Rubizhne. Lo riporta la Cnn, riferendo che è quanto mostrano nuove immagini satellitari scattate da Maxar Technologies. A proposito di Severodonetsk, Cnn precisa che le immagini mostrano che nella struttura colpita nella parte centrale della città si vede sul tetto dipinta una grande croce rossa: qui sono stati distrutti diversi edifici del complesso ospedaliero.  

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