Il nostro modo di viaggiare è cambiato. Complice anche la pandemia, da qualche anno il mondo del turismo si è lentamente trasformato: dalle tradizionali vacanze in luoghi mainstream e sovraffollati, ci si sta muovendo sempre di più a favore di posti più autentici, alternativi, esperienziali e soprattutto sostenibili. Scelte che rispecchiano l’”undertourism”, ovvero la nuova tendenza che coniuga la necessità di pace e natura con la bellezza indiscussa del territorio italiano. Nel nostro paese l’esempio perfetto è Procida, la più piccola e meno conosciuta delle isole partenopee. Una città che ha saputo conservare quasi inalterate la sua identità e la sua cultura mediterranea. Rispetto alle più rinomate, Ischia e Capri, Procida rappresenta una destinazione sottovalutata ma tutta da scoprire, soprattutto quest’anno. Il 9 Aprile 2022 Procida, infatti, ha iniziato il suo anno da Capitale italiana della Cultura: 150 eventi in 330 giorni, 350 artisti provenienti da 45 paesi. Legami, collaborazione inclusiva ed eco-sostenibilità, questi i principi cardine del programma.
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"Il tema della sostenibilità per noi non è solo un livello accessorio al progetto di Capitale. Abbiamo ideato un piano per la gestione sostenibile degli eventi, individuando cinque ambiti di policy. Ogni azione in qualche modo cerca di perseguire qualcuno degli obietti dell’ONU dell’agenda 2030. Questo ci consente di utilizzare la cultura come volano per attivare percorsi e processi di trasformazione dei comportamenti" spiega Agostino Riitano, Direttore “Procida Capitale italiana della Cultura 2022”.
Numerosi i progetti di valorizzazione e restituzione di spazi pubblici alla comunità, workshop formativi su temi come lo sviluppo eco sostenibile, il futuro delle giovani generazioni e della conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale dell’isola. Modi differenti e interattivi per riflettere sulla crisi ambientale che sta minacciando il nostro pianeta. La nomina a Capitale italiana della cultura ha costituito un formidabile volano turistico per l’isola. Procida 2022, però, non è una semplice operazione di marketing turistico ma una reale occasione per valorizzare le ricchezze dell’isola attraverso un turismo più consapevole e in armonia col territorio.