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Genova, blitz antiterrorismo contro una cellula pakistana: arresti | Nel mirino la rete di attentatori contro Charlie Hebdo

L'accusa nei loro confronti è di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Due mesi prima dell'attacco, gli arrestati si erano fatti fotografare assieme all'attentatore

Genova, blitz antiterrorismo contro una cellula pakistana: arresti

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Blitz antiterrorismo della polizia di Stato nei confronti di una cellula composta da cittadini pachistani che operava sia in Italia che in altri paesi europei e collegata a un network più ampio chiamato Gruppo Gabar", a sua volta legato a Zaheer Hassan Mahmoud, il 27enne che a settembre del 2020 attaccò la ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, ferendo a colpi di mannaia due persone. Complessivamente 14 le misure cautelari emesse dal gip di Genova ed eseguite sia in Italia sia all'estero.

L'operazione, condotta dalla Digos di Genova e dal Servizio per il contrasto a estremismo e terrorismo esterno della polizia, vede anche il coinvolgimento degli Uffici antiterrorismo di Spagna e Francia, coordinati dall'European Counter Terrorism Centre di Europol.

Arrestati fotografati insieme all'attentatore - Dalle indagini è emerso che, due mesi prima dell'attentato sotto l'ex sede del giornale satirico, alcuni degli arrestati dalla Dda di Genova si erano fatti fotografare sotto la Torre Eiffel insieme all'attentatore. Lo scatto era stato poi pubblicato sui social con la didascalia: "Abbiate un po' di pazienza, ci vediamo sui campi di battaglia".

Il capo della cellula terroristica era rifugiato dal 2015 - Il leader della cellula pakistana aveva ottenuto lo status di rifugiato in Italia nel 2015. "Si tratta di una delle operazioni contro il radicalismo islamico tra le più importanti in Italia, ha una dimensione europea", ha sottolineato Diego Parente, capo della Direzione centrale polizia di prevenzione.

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