Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ospite a "Quarta Repubblica" risponde all'accusa di essere pessimista sull'attuale situazione economica ed energetica italiana. "C'è un'inflazione galoppante provocata non dalla crescita ma dall'aumento vorticoso delle materie prime. Le imprese sono in difficoltà così come le famiglie. Il governo ci dice di aumentare gli stipendi ma per farlo dobbiamo prima ridurre le tasse". Alla vigilia della votazione a favore del salario minimo da parte dell'Europa, Tajani precisa quanto questa decisione sarà un nulla di fatto per i lavoratori italiani che, categoria per categoria, vengono pagati per l'80% in base alla contrattazione collettiva, ovvero su decisione di sindacati e datori di lavoro.
Il vicepresidente di Forza Italia torna a parlare anche della guerra in Ucraina, in particolare della possibilità di un nuovo invio di armi da parte dell'Italia precisando che queste devono servire solo per difesa. "È giusto dare sanzioni a chi ha violato le regole ma queste non devono essere dannose per chi le infligge. Chiudere il gas sarebbe un errore. Dobbiamo avere il coraggio di prendere il toro per le corna e dire che in Italia il nucleare serve, questa sinistra pseudo ambientalista sta facendo solo dei danni enormi alla crescita del nostro Paese. Dobbiamo smetterla, cambiare e avere un'Italia moderna, competitiva che rispetti l'ambiente e che abbia autosufficienza energetica come tutta l'Europa".