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Sant'Andrea in Bagnolo (Cesena), 12enne muore schiacciato dal muletto che stava guidando

Immediati i soccorsi che però non hanno potuto fare altro che costatare la morte del bambino

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Un bambino di 12 anni, Anselmo David, è morto dopo essere stato schiacciato dal muletto che stava guidando nell'azienda agricola di famiglia a Sant'Andrea in Bagnolo (Cesena). Il ragazzino era da solo quando è salito sul mezzo: percorsi alcuni metri, il muletto si è ribaltato schiacciandolo. Immediati i soccorsi che però non hanno potuto fare altro che costatare la morte del bambino.

David Anselmo, 12enne di Sant'Andrea in Bagnolo, frazione nelle campagne vicino a Cesena, al confine con la provincia di Ravenna, era al suo primo giorno di vacanza da scuola. Il ragazzino era solo quando è salito sul mezzo, probabilmente per gioco, e nessuno avrebbe assistito all'incidente, la cui dinamica non è ancora del tutto chiarita. I soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Secondo quanto ricostruito fin qui, il 12enne, verso le 12:45, approfittando di un momento di distrazione dei famigliari, si sarebbe messo alla guida del muletto. Nel percorrere un viottolo sterrato, dopo pochi metri, il muletto sarebbe finito con una ruota dentro al fossato di scolo che costeggia la sede stradale. Un dislivello di non più di mezzo metro, sufficiente, però, per fare improvvisamente ribaltare il mezzo, con il ragazzo travolto e schiacciato. A dare l'allarme i genitori che lo attendevano per il pranzo.

Oltre al personale sanitario del 118 in via Mensa sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia del commissariato di Cesena. Sono in corso gli accertamenti, con l'intervento, precauzionale, anche dell'Ispettorato del lavoro, per chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto ed eventuali responsabilità o omissioni. Il muletto è stato trovato inclinato su un lato, nell'erba. La Procura forlivese, che attende un'informativa dalla Polizia, ha aperto con il pm di turno Fabio Magnolo un fascicolo di indagine, allo stato contro ignoti.

David, che avrebbe compiuto 13 anni ad agosto, lascia i genitori, padre italiano e madre romena, e due fratelli leggermente più grandi di lui. I vicini lo descrivono come un ragazzino solare e allegro. Aveva appena finito la seconda media e andava spesso a giocare insieme ai coetanei nelle abitazioni circostanti.

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