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Il ritorno di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada sul palco di "Zelig"

Rivediamo i momenti più divertenti della prima puntata del programma di Canale 5

Questa stagione "Zelig" è tornato in onda su Canale 5 dopo dieci anni . Sul palco del Teatro Arcimboldi di Milano si sono ritrovati i mattatori di uno degli show comici più amati dal pubblico i "veterani" Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. "Sono passati dieci anni, sono davvero emozionato - ha iniziato il presentatore, dopo gli applausi - non ci credevo potesse esserci il sold out, ho ancora amici che non si fidano ancora ad andare al cinema e al teatro (per il Covid ndr), quindi vorrei fare io un applauso a voi che siete qui".

Vanessa Incontrada ha replicato con Claudio Bisio lo storico balletto di apertura del programma comico: "Non chiamate polizia e carabinieri - ha scherzato il conduttore - noi ci possiamo sfiorare le labbra perché ci tamponiamo spesso...".

Tra i comici della prima puntata, non sono mancati i vecchi volti, che hanno fatto il successo della trasmissione: tra i più acclamati senza dubbio Teo Teocoli, che ha riproposto uno dei suoi personaggi cult.

L'attore milanese ha portato per la prima volta a "Zelig" lo storico giornalista sportivo napoletano Felice Caccamo, ospite fisso di "Mai Dire Gol". Dopo l'esibizione, con tanto di Vesuvio alle spalle, Teocoli è stato salutato da una standing ovation del pubblico del Teatro Arcimboldi.

Sul palco sono saliti, tra gli altri, comici come Maurizio Lastrico, Giuseppe Giacobazzi, Raul Cremona e Giovanni Vernia alias Johnny Groove e Teresa Mannino, che ha parlato della presunta seconda giovinezza dopo i 50 anni e Anna Maria Barbera, tornata a interpretare la mitica "Sconsolata".

Il monologo di Sconsolata era incentrato sulla pandemia: qui, inevitabilmente, le risate hanno lasciato spazio anche a qualche riflessione: "Dovevamo sempre lavarci le mani e in tanti effettivamente se ne sono lavati le mani - ha concluso la comica - Io sono una maschera per far ridere, qualcuno invece si è messo una maschera per farci piangere".

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