Lavoro, Gentiloni: "In Italia il salario minimo è indispensabile" | Ddl fermo in Senato, pressing sul governo
Secondo l'ex premier, il tema della perdita del potere d'acquisto degli stipendi e dell'aumento delle diseguaglianze "non può essere ignorato". I 9 euro netti all'ora sono la base sotto cui non si può scendere. Visco: "Se ben studiato è una buona cosa"
Il salario minimo è "indispensabile". È quanto afferma il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, sottolineando che il tema della perdita del potere d'acquisto degli stipendi e dell'aumento delle diseguaglianze "non può essere ignorato". "Bisogna garantire diritti ai lavoratori delle piattaforme digitali e alzare le tasse alle grandi multinazionali che escono vincitrici dalle crisi di questi anni, dalla pandemia e alla guerra", ha aggiunto l'ex premier. Intanto il ddl è fermo in Senato e nella maggioranza si profila lo scontro politico sulla misura.
Iter fermo e scontro politico - Come per concorrenza e delega fiscale, alla fine potrebbe servire la mediazione del governo anche per sbloccare il braccio di ferro sul salario minimo. Una priorità per il M5s, una riforma che sarebbe ideale chiudere entro fine legislatura per il Pd, mentre il centrodestra si prepara a bloccarla in commissione Lavoro al Senato, dove l'iter che proseguiva al rallentatore dal 2018 si è sbloccato un mese fa. Se e quando si comincerà a votare sugli emendamenti, si profila un altro scontro politico nella maggioranza.
Visco: "Se ben studiato, salario minimo è buona cosa" - "Se ben studiato" il salario minimo è "una buona cosa" e ha "vari effetti positivi" sull'occupazione. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. "Il rischio - ha avvertito - sta nel livello. Se è eccessivo può portare a non occupare persone che vorrebbero lavorare al di sotto a quel livello. L'importante è non legare automatismi che poi ci possono costare".
Lavoro, Letta: "Sì al salario minimo e stop agli stage gratuiti" - Anche il segretario del Pd Enrico Letta spinge sul salario minimo e sull'abolizione degli stage gratuiti e spiega: "Non è possibile che oggi i primi lavori siano sempre tirocini gratis: noi li vogliamo abolire, come il ministro Orlando ha già cominciato a fare". E aggiunge: "La questione salariale è fondamentale: c'è l'impegno ad arrivare al salario minimo, come in Germania e in Australia. In Italia i salario sono fermi a 20 anni fa; l'inflazione è ripartita e l'effetto è terribile".
Brunetta: "No al salario minimo per legge" - Critico il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che avverte: "Il salario minimo per legge non va bene perché è contro la nostra storia culturale di relazioni industriali. Non buttiamo il bambino con l'acqua sporca e valorizziamole. Il salario non può essere moderato ma deve corrispondere alla produttività".
SU TGCOM24