Borsa, lo spread Btp-Bund chiude sui livelli del 2018: in rialzo a 212,2 punti
Piazza Affari ha terminato le contrattazioni in terreno negativo, con il Ftse Mib che ha ceduto l'1.06%. Preoccupa il debito italiano
Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi ha chiuso in rialzo a 212,2 punti. E' in crescita di 9,7 punti base, al 3,389%, il rendimento annuo italiano, tornato sui livelli del gennaio del 2018. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni in terreno negativo, con il Ftse Mib che ha ceduto l'1.06%, a 24.166 punti.
Il campanello d'allarme dei mercati finanziari - Mancano ancora 10 mesi alla fine della legislatura, il rapporto debito/Pil secondo le stime continuerà a scendere sia quest'anno sia il prossimo nonostante il rallentamento dell'economia, il comparto bancario non ha più gravi situazioni di rischio e l'industria tiene malgrado i problemi del caro bollette. Eppure i mercati finanziari stanno suonando nuovamente una sveglia al nostro Paese mandando lo spread fra il Btp e il Bund, tradizionale campanello di allarme, stabilmente oltre i 210 punti.
Come nel 2018, preoccupa il livello del debito italiano - Si torna al gennaio 2018, prima quindi delle elezioni del marzo di quell'anno da dove uscì a fatica la coalizione di governo M5s-Lega Il movimento, iniziato qualche giorno fa, è certamente frutto anche di fattori esterni: la normalizzazione della politica monetaria della Bce che in questi anni ha svolto il ruolo di ombrello comprando i titoli sul secondario (e facendo venire meno la responsabilità dei governi secondo alcuni critici), il generale aumento dei tassi a livello globale e, ovviamente, i contraccolpi della crisi Ucraina. Eppure, come sottolineato da molti esperti finanziari, dal governatore della Banca d'Italia e, oggi, dal presidente di Unicredit ed ex ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, quello che preoccupa è sempre il livello del debito italiano.
Il Patto di stabilità - Tanto che il commissario Ue Gentiloni ha annunciato che "nelle prossime settimane, subito dopo l'estate, si aprirà la discussione sul percorso di riduzione del debito e quindi sulle nuove regole del patto di stabilità". Il livello del debito infatti resta elevatissimo e si è accresciuto durante la pandemia. Per restare sostenibile deve poter contare su una buona crescita, certo non quella vista negli anni pre Covid. Passata la pandemia infatti che ha determinato una caduta e poi un rimbalzo del Pil, nei prossimi anni il nostro Paese dovrà mettere a segno aumenti consistenti e agire nella riduzione del debito.
Il futuro politico dell'Italia - Una frammentazione politica dopo le prossime elezioni esporrebbe il bilancio statale a richieste di scostamenti di bilancio per finanziare programmi di spesa non emergenziali. Elementi che da sempre inducono gli investitori internazionali (e di casa nostra) a preferire titoli più sicuri o a chiedere appunto un premio del rischio più elevato.
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