Proteine in pausa pranzo: agli italiani piace il tonno
Per dimagrire, migliorare le prestazioni sportive, ma anche per la salute degli anziani: le proteine sono diventate una vera passione
Tonno mon amour: le proteine, secondo quanto emerge da una ricerca, sono ricercatissime dagli italiani e tra le fonti preferite di approvvigionamento. Quanto alle ricette più gettonate, soprattutto in pausa pranzo, un posto d’onore lo rivestono i piatti, come insalate e pasta, realizzati proprio con il tonno in scatola.
Non solo perché in estate piace sentirsi in forma e leggeri: per un italiano su due le proteine ittiche sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale e il tonno in scatola si conferma un evergreen.
Lo conferma l'indagine commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) alla Doxa: la pasta al tonno, indubbiamente squisita e digeribile, si conferma un grande must della pausa pranzo, tanto da essere scelta dal 50% degli intervistati.
L’alto contenuto di proteine di alcuni alimenti è oggi un fattore fondamentale di scelta nel carrello della spesa, tanto da registrare il +15% dei consumi nell’ultimo biennio con un’attenzione verso le proteine ittiche e vegetali. Con un consumatore sempre più attento alla salute e alla sostenibilità, a registrare un vero e proprio exploit negli acquisti sono gli alimenti che in etichetta riportano due parole chiave: "proteine” e "omega 3". I secondi piatti di pesce sono la categoria proteica che registra addirittura un +71% in termini di valore.
Proteine a pranzo, vince il tonno in scatola: la pausa pranzo è il pasto d’elezione, stando ai risultati della ricerca, così da far cadere il (falso) mito delle proteine come prerogativa della cena. A pranzo, quasi quattro italiani su dieci (37%) prediligono un piatto unico e completo, abbinando proteine a carboidrati, mentre il 26% preferisce cibi proteici con scarso apporto di grassi, per evitare il sonno post-prandiale garantendosi comunque sazietà ed energia. Sul podio delle fonti proteiche più consumate in pausa pranzo si piazzano, quasi a pari merito, il tonno in scatola, preferito da 3 italiani su 10 (33%), le carni bianche (36%) e i legumi (34%). Lo rivela la ricerca “Tonno in scatola e proteine in pausa pranzo” condotta su un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni.
L'importanza delle proteine: gli italiani hanno le idee molto chiare sull'importanza delle proteine. Per oltre un intervistato su due sono essenziali per la crescita muscolare, quattro su dieci riconoscono il ruolo degli aminoacidi essenziali per la crescita e il mantenimento di cellule e tessuti. Infine, per il 30% del campione, le proteine facilitano l’equilibrio del sistema immunitario e per il 29% aiutano il sistema metabolico. Per un italiano su due, le proteine ittiche sono nutrizionalmente migliori, sebbene oltre un terzo del campione (36%) non ne abbia alcuna idea.
Gustoso, pratico e veloce: il tonno in scatola, capace di soddisfare il palato senza mettersi ai fornelli, è protagonista della pausa pranzo, tenuto conto che gli italiani dedicano a questo pasto mediamente 48 minuti (il 44% circa un’ora contro il 32% che le dedica circa mezz’ora), che in generale si consuma a casa (61%) o sul luogo di lavoro (ufficio, mensa, ecc.). E se rispetto al periodo pre-covid la pausa pranzo non è cambiata in modo significativo in termini di durata e modalità, per il 17% è diventata però più salutare e il 15% degli intervistati cerca di evitare gli sprechi, manifestando un comportamento virtuoso.
Sottolio, la variante più amata: con uno stacco notevole, la variante del tonno in scatola sottolio sbaraglia gli “avversari” con il 72% delle preferenze, a cui fa seguito il tonno in scatola al naturale (43%). In terza posizione, i filetti di tonno sottolio con il 30% delle preferenze. Il tonno in scatola è un alimento antispreco, giacché solo l’1% finisce nel cestino. La sua porzionatura consente di utilizzare il necessario, mentre l’olio del tonno in scatola è un ingrediente perfetto per essere utilizzato come condimento.
Pasta al tonno, un must della pausa pranzo: Il tonno in scatola è consumato praticamente dalla totalità della popolazione (96%) e oltre la metà (57%) lo consuma con regolarità, ossia con cadenza settimanale. Si tratta di un consumo molto trasversale, senza differenze significative secondo il genere e l’età. In Italia, il consumo è geograficamente omogeneo, salvo una leggera prevalenza del centro-sud vs nord-ovest, dove la quota dei consumatori regolari è pari rispettivamente a 60% e 51%. La pasta al tonno si conferma un grande must a pranzo. Tra le preparazioni a base di tonno preferite in pausa pranzo il 44%, quasi un italiano su due, non ha dubbi: vince la pasta al tonno (calda o fredda), a cui fanno seguito altri due evergreen come l’insalatona (36%) e l’insalata di riso (34%). Seguono il tonno con le verdure (27%) e tramezzini o panini col tonno (21%).
Il ruolo delle proteine per il benessere dell'organismo: le proteine, insieme a grassi e carboidrati, sono uno dei tre macronutrienti di base e probabilmente il più importante. "Il tonno in scatola è una buona fonte di proteine ad alto valore biologico (25,2 grammi per 100 grammi di tonno sgocciolato), molto utili per sviluppare e mantenere la massa muscolare" - spiega Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma. In generale, le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze. Possono svolgere attività enzimatiche o ormonali, possono essere coinvolte nella contrazione muscolare, nella risposta immunitaria e nella coagulazione del sangue. Sempre secondo Piretta, le proteine contenute nel pesce hanno un alto valore biologico e sono di alta qualità perché contengono gli aminoacidi essenziali che l’organismo non può sintetizzare e che non si trovano nelle proteine vegetali. Inoltre, le proteine ittiche sono veicolate da altri nutrienti come acidi grassi polinsaturi omega 3 e sali minerali e vitamine.
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