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L'altra faccia del Rinascimento ne "L'elbano errante" di Pino Cacucci

Un romanzo attesissimo che narra la vita, le imprese e gli amori di un soldato di ventura e del suo giovane amico Miguel de Cervantes

Ufficio stampa

Una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi, amori, condottieri, concubine, veleni, fedi religiose, battaglie, massacri e sentimenti, dipingendo un complesso affresco del Rinascimento attraverso la ricostruzione dei principali eventi storici del XVI secolo e le vicende di personaggi realmente esistiti. Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l'avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi. Tutto diventa sfida al tempo e – sintesi dello spirito del romanzo – avventura. Questo è "L'elbano errante" di Pino Cacucci per Mondadori, con sottotitolo "Vita, imprese e amori di un soldato di ventura e del suo giovane amico Miguel de Cervantes", il papà di Don Chisciotte. 

La trama - Isola d'Elba, 1544. E tutto inizia in una notte di luna rossa, presagio di sventura. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone, l'odierna Porto Azzurro, dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Il mondo si apre, la storia comincia. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma, anche grazie all’incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore, in un "duellante imbattibile" e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita.

Ignari l'uno dell'altra, l'Elbano errante e Aisha, la "p....na cristiana", fanno mulinare spade, macchinazioni, sogni e avventure dentro il teatro del mondo. Per mari e per terre, Lucero si muove come se la sua vita fosse una continua frontiera, come se fosse travolto dalla fantasia di un Ariosto, fra la sua isola e Bologna, Firenze, Siviglia, Napoli, Malta, l'Ungheria, Venezia e, al di là dell’Oceano, la Nueva España, il Messico flagellato dai Conquistadores.

Quando si arruola nei Tercios, la fanteria ispanica, incrocia il poco più che ventenne Miguel de Cervantes Saavedra, futuro autore del Don Chisciotte: forti del comune amore per i romanzi cavallereschi, avviano un'amicizia suggellata dalla partecipazione alla "battaglia delle battaglie", a Lepanto. Giunge intanto notizia di Angiolina, viva, ad Algeri. È passata una vita, anzi sono passate molte vite, ma il finale è ancora tutto da scrivere.

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

L'elbano errante
Pino Cacucci
Mondadori
936 pagine
€ 27

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