E L’IRA DELL’INFLUENCER

La colf fa causa a Gianluca Vacchi: “Se non ballavo a tempo, mi insultava”

Orari assurdi e scatti d’ira, la domestica racconta come un incubo il lavoro nella villa in Sardegna

Non è tutto oro quel che luccica. Anche in casa Vacchi. Per anni abbiamo visto sui social i siparietti musicali con l’imprenditore ballare scatenato, a volte circondato perfino dai suoi domestici. Se state pensando che il clima fosse goliardico e il divertimento assicurato, vi state sbagliando. Almeno a quanto sostiene una colf che ha fatto causa al Mister Enjoy e ora spiffera: “Se non ballavamo a tempo di musica, ci insultava… Tirava perfino il cellulare o la lampada”.

Di essere iracondo lo ha ammesso lui stesso ricordando che a volte per rabbia tirava il cellulare contro il muro. Ora però pensare al dj che si fa travolgere dall’ira per un balletto non fa certo sorridere. Gli show “domestici” con le colf filippine vestite di tutto punto e pronte ad assecondare le manie da video di Gianluca Vacchi li hanno visti tutti. Quel che non era chiaro era l’aria tesa dietro alle registrazioni.

Secondo quanto racconta il quotidiano “La Repubblica” le richieste dell’influencer ai domestici erano davvero assurde. Pare che ci fosse pure la possibilità di essere multati nel caso in cui uno dei dipendenti si fosse dimenticato un capo d’abbigliamento o un accessorio di Vacchi.

Una filippina di 44 anni racconta come un incubo gli anni vissuti nella casa in Sardegna di Vacchi, con orari impossibili (fino alle 5 di mattina), richieste assurde (ballare a tempo) e soprusi insostenibili (lanciava il cellulare e spaccava la lampada usata per le riprese). Ora la colf chiede gli straordinari e Tfr non pagati.

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