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Il clan dei Casalesi, voleva convertire lire in euro: scoperto un maxitesoro

Il sistema avrebbe consentito di ottenere, mediamente, il 32% del valore trasformato nella nuova valuta per un "incasso" di oltre 3,3 milioni di euro

Il clan dei Casalesi aveva escogitato un sistema per convertire in euro vecchie banconote di provenienza illecita per un valore di almeno 20 miliardi di lire. Il sistema consisteva nella compravendita delle lire, secondo un tariffario variabile tra il 35 e il 42% del valore originale, che avrebbe consentito ai camorristi di incassare oltre 3,3 milioni di euro. La guardia di finanza ha arrestato 4 persone.

Per dare una parvenza di legalit? all'operazione, erano stati predisposti anche documenti che attestavano una "normale" vendita di valuta storica; per non destare sospetti, inoltre, il riciclaggio avveniva solo in tranche di piccoli importi. La conversione finale tra lire ed euro, quindi, si sarebbe dovuta concludere presso una banca svizzera.

Gli arrestati (un 64enne, un 61enne, un 60enne e un 55enne, tre dei quali finiti in carcere e uno ai domiciliari) sono accusati di tentato riciclaggio. Tra le persone coinvolte figura anche Gaetano Mungiguerra, ritenuto legato al clan dei Casalesi. I finanzieri hanno sequestrato banconote, ormai fuori corso legale, per un valore di 1 miliardo e 100 milioni di lire.