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Ucraina, arrivato in Lituania il primo treno carico di grano | L'Ue accusa: "Ci sono le prove che Mosca lo ruba"

Kiev cerca vie alternative per le esportazioni bloccate dalla guerra e Bruxelles punta il dito contro Putin: "Sta usando il tema alimentare come un’arma". La Cina propone un "canale verde"

Emergenza grano, il caos della guerra in Ucraina

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Il primo treno merci con un carico di grano dall'Ucraina è arrivato in Lituania, al porto di Klaipeda, passando attraverso la Polonia. Lo hanno riferito le ferrovie di Stato di Vilnius. Per le sue esportazioni, Kiev è alla ricerca di rotte alternative ai porti ucraini, sempre bloccati dal conflitto con la Russia. 

Export dimezzato - "Ci aspettiamo di ricevere un treno al giorno dall'Ucraina, ciascuno con un carico fino a 1.500 tonnellate di grano e altri prodotti agricoli", ha detto il portavoce della compagnia ferroviaria Ltg Mantas Dubauskas, citato dell'agenzia di stampa Reuters. Nei primi 10 giorni di maggio, l'export di grano ucraino è più che dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 667.000 a 300.000 tonnellate.

Le accuse della Ue e le immagini Cnn "Putin sta usando il tema alimentare come un’arma, l’impatto si sente non solo sull’Ucraina ma anche in Africa e Asia: non abbiamo dubbi che le truppe russe rubano il grano ucraino o distruggono le scorte, ci sono varie prove. Non possiamo dire cosa possiamo e vogliamo fare per contrastare la situazione perché è in corso una guerra, ma sono in corso discussioni su come intervenire una volta che le navi hanno lasciato i porti". Sono le pesanti accuse mosse dal portavoce della Commissione europea dopo la pubblicazione da parte della Cnn di foto satellitari che immortalerebbero il furto del grano ucraino da parte dei russi. "Ancora una volta, la nostra risposta è e deve essere quella di mobilitare una maggiore collaborazione a livello europeo e a livello globale" dichiara la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, spiegando che l'Europa sta lavorando a soluzioni per portare il grano sui mercati globali.

Le rotte delle navi russe - Le immagini di Maxar Technologies scattate il 19 e il 21 maggio sul porto di Sebastopoli mostrano le navi Matros Pozynich e Matros Koshka attraccate accanto a silos di grano, da cui riversavano il materiale nelle stive. Le navi dopo aver caricato quello che si ritiene sia grano ucraino rubato, hanno nel frattempo lasciato il porto, una sarebbe in navigazione verso Beirut mentre dell'altra non si conoscerebbe la meta.

L'appello di Kiev - "Non comprate il grano rubato, non diventate complici dei crimini russi". Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba di fronte alle immagini della Cnn avverte così le nazioni che potrebbero ricevere dai russi offerte per acquistare il grano saccheggiato.

Mosca nega - Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rimanda le accuse al mittente, sostenendo che sarebbero le sanzioni dell'Occidente a costituire la vera "minaccia di fame nel mondo". La versione di Mosca sulla faccenda esportazioni è spiegata dallo stesso Peskov: "La parte russa è sempre stata un esportatore di grano affidabile, la parte russa non sta impedendo all’Ucraina di trasportare il grano con il treno".

La Cina propone un "canale verde" - Pechino ha proposto un "canale verde" per l'export di grano da parte di Ucraina e Russia, e si è detta "disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti" coinvolte nel conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Wang Yi, nel colloquio telefonico con l'omologa tedesca, Annalena Baerbock, sul rischio di crisi alimentare innescato dall'invasione russa. Allo stato, ha spiegato Wang, "la comunità internazionale dovrebbe spingere per un cessate il fuoco tempestivo e per fornire un canale verde a Russia e Ucraina sull'export di grano".

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