"Sono molto amareggiata dal fatto che le immagini dell'episodio dello schiaffo a mia figlia stiano facendo il giro del web". Chiude così il caso diventato virale la madre dell'atleta 17enne che in un video si vede ricevere uno schiaffo sulla nuca dall'allenatore di basket. "Mia figlia è molto tranquilla - aggiunge. - Preciso anche, essendo stata presente all'incontro, che non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda. Quindi vi pregherei di interrompere questa tempesta mediatica che non giova a nessuno". Il riferimento è all'intervallo tra primo e secondo tempo della finale per terzo e quarto posto di Serie B femminile, tra Basket Roma e la Aran Cucine Roseto nel PalaSojourner di Rieti.
L'episodio che aveva indignato - Luciano Bongiorno, allenatore delle atlete romane, si era avvicinato a una delle sue giocatrici e, dopo averle urlato qualcosa, le avrebbe tirato uno schiaffo alla nuca. Il motivo di tale gesto sarebbe stato un errore della ragazza in questione che avrebbe permesso alle avversarie di realizzare un punto.Per alcuni secondi al PalaSojourner è calato il silenzio. Qualche spettatore, che stava registrando la partita col proprio smartphone, è riuscito a immortalare la scena che poi è stata pubblicata sui social. Questo ha provocato una bufera che ha inondato la pagina Facebook della Basket Roma. La maggior parte degli utenti chiedeva un provvedimento disciplinare nei confronti dell'allenatore.
La posizione dell'allenatore - Sul fatto erano intervenute anche alcune associazioni che avevano chiesto l'intervento diretto del presidente della Federazione Italiana Basket Giovanni Petrucci e del presidente del Coni Giovanni Malagò. L'allenatore ha provato a giustificarsi e a ridimensionare l'accaduto. "Chiedo scusa se dal linguaggio del corpo ho commesso errori, ma assolutamente non era mia intenzione colpire nessuno. Mi ero avvicinato per spronarla e per dare una pacca di conforto, le ho sfiorato la coda dei capelli", la sua posizione.
La madre dell'atleta chiude il caso - "Conosciamo Luciano da quando aveva sei anni, età in cui ha iniziato l'attività di minibasket, abbiamo un ottimo rapporto e lui per mia figlia è come un secondo papà", sottolinea la madre della 17enne. "Alla fine della partita con Luciano ci siamo confrontati su quanto accaduto convenendo che non sono gesti belli da vedere, e possono essere fraintesi da chi non conosce il rapporto che c'è tra di noi. Preciso anche, essendo stata presente all'incontro, che non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda. Quindi vi pregherei di interrompere questa tempesta mediatica che non giova a nessuno", conclude.