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Putin isolato in un bunker tra follie e paranoie come Hitler: ma non farà la sua fine, ecco perché

Uno dei massimi esperti di Russia (e dello stesso Putin) il professore Mark Galeotti spiega gli errori dello zar e il motivo per il quale in questo momento è il miglior alleato dell'Ucraina

Ansa

Non ascolta nessuno perché di nessuno si fida, vive trincerato nella sua villa bunker di  Novo-Ogaryovo, arriva persino a farsi assaggiare il cibo per paura di essere avvelenato: questa la vita che starebbe conducendo Vladimir Putin durante la guerra all'Ucraina. A fare una analisi molto dettagliata è stato Mark Galeotti, professore onorario presso la University College London School nonché autore di 24 libri sulla Russia, tra cui una biografia di Vladimir Putin, sulle pagine del Daily Mail. 

Galeotti, che ha vissuto diversi anni a Mosca, racconta le paranoie di Putin e di come si sono acutizzate negli ultimi anni. E lo ha paragonato a Hitler, non tanto per l'efferatezza, quanto per gli errori strategici che sta compiendo. Putin per sua scelta è un uomo solo, non accetta più consigli che non siano allineati al suo pensiero. Con la pandemia ha scoperto l'uso delle videochiamate che consente la distanza "sanitaria" ma ha un vantaggio in più: con un tasto, si zittisce il proprio interlocutore. Lo hanno provato sulla propria pelle elementi di primo piano della gerarchia russa. Il capo della Banca Centrale, Elvira Nabiullina, stava spiegando l'impatto dell'invasione dell'Ucraina sull'economia russa e ha detto: "Questa guerra sta gettando l'economia nelle fogne". Putin l'ha scollegata. 

Ricompare in pubblico Alina Kabaeva, la compagna di Putin: parla a un evento davanti a uno sfondo pieno di "Z"

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Alina Kabaeva, la compagna di Vladimir Putin e madre di almeno tre dei suoi figli, è riapparsa in pubblico a Mosca per la prima volta dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. La trentanovenne ex campionessa olimpica di ginnastica ritmica si è presentata a un evento a lei dedicato, "Alina festival", e ha parlato alle tv davanti a uno sfondo ricoperto di "Z", simbolo di sostegno alla Russia nella sua guerra contro Kiev. "Ogni famiglia ha una storia legata alla guerra", ha detto la compagna di Putin: "La ginnastica russa uscirà rafforzata da questo isolamento, vinceremo". L'evento sarà trasmesso i primi di maggio, nell'ambito delle manifestazioni per commemorare la vittoria della Russia contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale, che si celebra il 9 maggio. Una data che potrebbe anche essere un obiettivo temporale entro cui il Cremlino potrebbe voler annunciare un qualche tipo di vittoria in Ucraina.

La scarsa preparazione militare di Putin - In Occidente dipingiamo Vladimir Putin come un ex spia del Kgb, uno spietato stratega. Ma quello che Mark Galeotti dice è un'altra storia: Putin grazie all'università ha saltato il servizio militare e anche durante la sua carriera nel Kgb ha svolto dei corsi militari molto blandi raccogliendo il grado di tenente di artiglieria. E' sempre stato un fanatico dell'esercito ma non ha idea di cosa voglia dire stare sul campo di battaglia. 

Putin è il miglior alleato dell'Ucraina - Anche per Hitler è stato così, ha voluto guidare le sue truppe senza fidarsi dei propri generali e sappiamo come è finita. Gli storici, scrive Mark Galeotti, si sono chiesti se sarebbe stato meglio assassinare Hitler. La risposta che si dà Galeotto è: sì prima della guerra, ma dopo l'inizio della guerra, no, perché qualcuno competente potrebbe averlo sostituito. Da questo punto di vista, al momento, Putin è il migliore amico dell'Ucraina. Ha fatto male i conti, non ha pensato alla prima regola ferrea della guerra: la logistica. Pensava ad una operazione lampo e quindi non ha seguito l'indicazione dei suoi generali che volevano prima di tutto garantire delle linee di rifornimento. Voleva aggredire e portare a casa Kiev in due giorni. Così non è stato.

La conquista dell'Ucraina è il suo programma politico - Nel 2024 ci saranno le elezioni in Russia e Putin non vuole parlare di economia o sanità, vuole arrivare davanti al suo popolo portando su un piatto d'argento l'Ucraina. Riformare la grande Russia con Ucraina e Bielorussia sotto la stessa bandiera. Per questo è difficile pensare che si fermerà a breve. Nemmeno Valery Gerasimov sembra in grado di fermarlo. Gerasimov è il capo di stato maggiore, stava lavorando a stretto contatto con Putin, ma apparentemente più come aiutante che come consigliere. Gerasimov è un duro, è stato in prima linea - gli ucraini hanno cercato di ucciderlo con un colpo di artiglieria - e sa esattamente quanto sia andata male la guerra. Ma non vi è alcun segno che abbia alcuna influenza sul presidente.

La salute di Putin - Cancro alla tiroide? Parkinson? Mark Galeotti non si esprime su una possibile malattia di Putin eppure segnala diverse differenze "fisiche" del presidente russo. A ottobre compirà 70 anni e qualche acciacco è praticamente certo. Ma è qualcosa di più. Il 9 maggio alla grande parata militare a Mosca era seduto circodando dalle sue guardie del corpo e con un plaid sulle ginocchia. Poco più in là c'erano decorati ultra novantenni della seconda guerra mondiale che sembravano più in forma del presidente. Putin ha perso anche quella abilità dialettica che gli permetteva di rimanere glaciale in ogni situazione. In diversi video lo abbiamo visto perdere le staffe con i suoi consiglieri. 

L'ossessione per l'Ucraina - Putin in passato ha spiegato la differenza tra nemici e traditori: con i nemici puoi combattere, ma un giorno speri di riuscire a fare un patto. Coi traditori non puoi fare nulla, devi solo spazzarli via. E non è un segreto il fatto che Putin consideri l'Ucraina, o meglio, gli ucraini che non vogliono tornare sotto la Russia come dei traditori. Lui vuole uscire di scena, dice Galeotti, come un eroe della ricostruzione della grande Russia e cercherà di fare l'impossibile per ottenerlo.

L'uso dell'atomica? Non è escluso - E veniamo quindi all'esito finale: fin dove è disposto ad arrivare? Potrebbe usare armi nucleari? Mark Galeotti non lo esclude: "Tre mesi fa avrei detto di no, ora in caso di totale fallimento tutto è possibile". Ma, potrebbero prevalere altre forze, dice ancora il professore. Il putinismo, l'ideologia di Putin, non esiste. Durante il nazismo gli ideali di Hitler avevano creato un gruppo di fanatici pronti a dare la vita. Con Putin no, è circondato da spietati pragmatici: se decidesse di bombardare la Nato qualcuno interverrà. Nessuno del suo "cerchio magico" è disposto a prendersi una pallottola al posto suo. E, quando Putin se ne andrà, scrive ancora Galeotti, nessuno lo rimpiangerà.

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