All'origine della tragedia nell'asilo de L'Aquila ci sarebbe "un errore umano, una marcia tolta inavvertitamente". Questo avrebbe causato lo sfrenamento della Passat che è piombata sul cortile della scuola materna uccidendo un bambino e ferendone altri cinque. E' quanto emerso, secondo quanto confermato anche da fonti difensive, dall'interrogatorio in Procura alla donna conducente del mezzo.
Le urla del figlio rimasto in auto - La 38enne ha ribadito quanto dichiarato giovedì: di aver tentato di frenare la macchina con le mani, senza riuscirci. Nell'auto parcheggiata era rimasto il figlio 12enne. "Mi ha avvertito mio figlio gridando mamma!", avrebbe detto la donna in lacrime ai giudici. Il ragazzino si è poi buttato dalla macchina in corsa. L'interrogatorio è durato circa un'ora e mezza. La donna ha rischiato anche lei di essere travolta dalla macchina "e solo alla fine mi sono dovuta scansare", avrebbe detto.
"Ricordo quando ho parcheggiato di aver inserito la prima marcia ma non il freno a mano". Si è trattato in alcuni momenti di un interrogatorio drammatico, durante il quale si è detta "disperata". Piangendo, ha confessato: "Mi ha detto mio figlio di aver inavvertitamente tolto la marcia. Mio figlio si è anche ferito nel gettarsi dall'abitacolo".
Sabato i funerali del piccolo Tommaso - La città intanto si prepara a dare l'ultimo saluto al piccolo Tommaso D'Agostino, il bimbo di 4 anni rimasto ucciso nell'incidente. Le esequie si terranno sabato alle 15:30 nella basilica Collemaggio all'Aquila. L'autorità giudiziaria nel pomeriggio di venerdì ha riconsegnato la salma alla famiglia, dopo l'autopsia eseguita da Giuseppe Calvisi, incaricato dal pubblico ministero, Stefano Gallo, di eseguire l'esame sul corpo del piccolo. Saranno l'arcivescovo metropolita dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi e il rettore della basilica di Collemaggio, Nunzio Spinelli, a celebrare il rito funebre.
Bimba ferita alla testa resta in prognosi riservata - Resta in prognosi riservata una delle due bambine di 4 anni ricoverate presso il Policlinico Gemelli di Roma: a causa di una delicata frattura cranica, la piccola è ancora in terapia intensiva pediatrica, dove proseguono i trattamenti. L'altra bimba di 4 anni è stata trasferita dalla terapia intensiva in un reparto pediatrico dove proseguirà le cure. Le condizioni di entrambe le bambine, si apprende dal Policlinico, sono comunque stabili e in un quadro di progressivo miglioramento.