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Incentivi auto al via tra le polemiche, fasce di prezzo a zig-zag e il niet alle persone giuridiche

35.000 euro per le auto elettriche e 45.000 per le ibride plug-in, ma è solo una delle incongruenze dei nuovi incentivi auto di Antonio Angione

35.000 euro per le auto elettriche e 45.000 per le ibride plug-in. Un arcano davvero difficile da spiegare! I nuovi incentivi auto sono finalmente partiti (il 25 maggio è attiva la piattaforma), ma le polemiche fioccano, come quella sul prezzo massimo delle vetture ammesse al beneficio, Iva esclusa. Poi si torna a 35.000 euro per la terza fascia (da 61 a 135 g/km di CO2), che comprende le auto con motori termici.

Ufficio stampa

Uno zig-zag inspiegabile quello dei massimali di prezzo delle autovetture cui spetta il nuovo ecobonus statale. Chi spende 40.000 euro per unʼauto ibrida ricaricabile ne ha diritto, chi invece spende gli stessi soldi per unʼelettrica al 100% no! Primo punto: ma quante sono le auto elettriche (BEV) che costano meno di 35.000 euro, Iva esclusa? E poi perché chi acquista le ibride elettriche ricaricabili (PHEV) può permettersi un modello più costoso per avere lo sconto, fino a 45.000 euro e con lʼIva quasi 55.000? La verità forse è di natura caratteriale: gli Italiani sono creativi e la parità di massimali sembrava una cosa troppo ovvia, meglio aggiungere distingui e non spiegarli. Azzeccagarbugli!

Ufficio stampa

Un altro arcano del nuovo decreto incentivi è lʼesclusione delle persone giuridiche. Solo i privati possono riceverlo, eppure si sa che molti acquisti ‒ il 37,5% ‒ in Italia si deve alle flotte. E se ci fosse una fiscalità di favore sulle auto aziendali, la quota salirebbe ancora secondo lʼ Unrae (le Case auto straniere in Italia), sulla scia di quanto accade sul mercato tedesco, dove il 60% delle immatricolazioni è di natura aziendale. LʼUnrae propone di aumentare in modo graduale la detrazione Iva per le persone giuridiche, tenendo conto delle emissioni di CO2: dallʼattuale 40% la detrazione dovrebbe salire al 100% per i veicoli elettrici (fascia 0-20 g/km CO2), allʼ80% per le ibride plug-in (21-60 g/km) e al 50% per le motorizzazioni termiche (61-135 g/km). Iva funesta!

Sempre sugli incentivi, attenzione anche alla postilla dei 180 giorni: se entro 6 mesi dallʼordine la concessionaria auto non riesce a consegnare la vettura al cliente, il bonus scade. Come uno yogurt! Ma di questi tempi 6 mesi sarebbero una benedizione per una consegna. Tra pandemia, crisi dei microchip e ora la guerra, le consegne sono in ritardo ovunque e i consumatori che hanno acquistato lʼauto nel 2021 lo sanno bene. Il limite allora va tolto, lʼha sostenuto anche il ministro Giorgetti, ma serve un intervento legislativo. Parlamentari, ministri, partiti, governo, uomini di fatica (politica) battete un colpo! Altrimenti il cerino acceso fra le mani brucerà le dita di qualcuno!

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