"Il centrodestra è federato. Noi l'abbiamo fondato e portato avanti. Il centrodestra senza Forza Italia sarebbe una destra-destra. La cosa importante è che Forza Italia, passata da oltre il 20% al 10%, ritrovi forza e chi l'ha già votato torni a votarla. Sento la responsabilità di essere ancora in campo come fu nel '94". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Napoli, dove domani interverrà alla convention nazionale del partito.
Le incomprensioni tra Meloni e Salvini - "In una riunione di centrodestra, che è andata molto bene, c'è stato un disaccordo sui tempi che riguardano il candidato governatore per la Sicilia. Salvini ha detto che i nostri uomini sono molto preoccupati che non si possa vincere, vi chiediamo allora di ritrovarci dopo le elezioni del 12 giugno e decideremo allora. Da parte di Fratelli d'Italia c'è stata assoluta incomprensione di quello che ha
detto Salvini ed è venuta fuori una cosa assolutamente artificiosa e inesistente".
Il Ddl Concorrenza - Accordo sul Ddl Concorrenza? "Spero di sì perché dobbiamo innanzitutto proteggere gli imprenditori che, partecipando alle gare, dovessero perdere. Bisogna calcolare il valore della loro azienda e rimborsarli del valore che perdono. Ecco questa è la cosa principale, noi volevamo un po' più di tempo, ma va bene. Abbiamo giorni sufficienti, se dall'altra parte ci sarà razionalità e buon senso per fare tutto entro la fine di maggio".
Le armi all'Ucraina - "Inviare armi significa essere cobelligeranti, essere anche noi in guerra. Cerchiano di far finire in fretta questa guerra e, se dovessimo inviare armi, sarebbe bene non farne tanta pubblicità".
Le sanzioni alla Russia - Le sanzioni gas sono "un'ipotesi sconvolgente perché porterebbe alla chiusura di centinaia di migliaia di aziende, alla perdita di 3 milioni di posti di lavoro, al dilagare della povertà in Italia e dovremo andare in giro il prossimo inverno con il cappotto addosso in casa e una candela in mano. Non voglio pensare che possa succedere".
Il ruolo della Ue - "L'Unione Europea deve decidersi a diventare un protagonista della politica mondiale, protagonista anche militare, per sedersi al tavolo del consiglio del mondo che oggi vede presenti, Usa, Giappone, Federazione Russa e Cina. Ci vuole anche l'Europa. Ho avanzato molti anni fa la proposta per cambiare il sistema di voto passando a una maggioranza qualificata. Se non si fa questo non si riesce a fare nulla. Ho proposto anche l'elezione diretta da parte dei cittadini europei del presidente della Commissione europea, solo con questi avanzamenti l'Europa può essere importante sul piano mondiale".