Vaiolo delle scimmie, confermati altri due casi a Spallanzani di Roma
Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto, rassicura: "Grande attenzione, ma non vi allarmate"
I due casi sospetti correlati con il "caso zero" italiano di vaiolo delle scimmie sono stati confermati. A darne notizia è l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, che spiega di averne "appena ricevuto notizia dal Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive". Pertanto "salgono a 3 i casi di vaiolo delle scimmie, tutti presi in carico dall'Istituto Spallanzani. Ho aggiornato il ministro Speranza sull'evoluzione della situazione".
D'Amato: "Screening su una trentina di contatti" - "La situazione è assolutamente sotto controllo - ha aggiunto D'Amato, nel corso della conferenza stampa allo Spallanzani - I casi sono stati identificati grazie a un sistema di sorveglianza collaudato, il Seresmi. Desidero e sono qui per ringraziare del lavoro lo Spallanzani, ringrazio i cercatori di virus. Ogni caso riscontrato ha una decina di contatti, dunque lo screening riguarda 30 contatti. Noi contiamo che nelle prossime ore si possa completare questo lavoro che è importante".
Oms: il virus segnalato in otto Paesi europei - Fino ad oggi sono almeno otto i Paesi europei che negli ultimi giorni hanno registrato casi di questa malattia, fa sapere l'Oms. Si tratta di Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Al di là dei Paesi dove il virus è endemico, casi recenti sono stati segnalati anche in Australia, Canada e Stati Uniti.
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