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Il campione di canottaggio Piero Carletto muore un anno dopo la moglie Lara: lasciano due figlie

Conquistò la medaglia di bronzo ai Mondiali 1987 di Copenhagen mentre si classificò settimo alle Olimpiadi di Seul nel 1988

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Sabato 14 maggio è morto per un tumore Piero Carletto, campione di Canottaggio, che gareggiò per la squadra azzurra dal 1981 al 1990 e conquistò il bronzo ai mondiali del 1987. Un anno fa, per lo stesso male, morì la moglie Lara Zambon. Entrambi si trovavano in cura nell'Istituto Oncologico Veneto. Piero Carletto lascia due figlie, Alice e Arianna, di 19 e 23 anni.

La carriera - Classe 1963, durante la sua carriera agonistica è stato campione italiano in singolo junior. Selezionato come singolista per i mondiali junior in Bulgaria ci rinunciò per motivi di studio. In seguito ha preso parte a tre Match des Seniores e nel 1985 ha vinto l’oro nel quattro senza. Si ricorda anche la sua partecipazione a tre Campionati del Mondo assoluti, tra i quali quello di Copenaghen 1987 al termine del quale salì su podio nella categoria otto fuoriscalmo. Nello stesso anno partecipò alle Universiadi di Zagabria, vincendo la medaglia d’oro nella stessa categoria.

Al di fuori della canoa - Nonostante sia ricordato come uno specialista dell’ammiraglia, per i cui risultati sportivi ottenne dal Coni le medaglie di bronzo e d’argento al Valore Atletico, Piero Carletto riuscì a conseguire anche una laurea in scienze politiche. Al di fuori della disciplina sportiva girò il mondo come manager di numerose aziende italiane ma, appena poteva tornava in acqua grazie alla sua passione per il canottaggio. Fu proprio grazie a essa che conobbe la moglie Lara Zambon, futura fondatrice dell'associazione "Unite gareggiamo ovunque", che spinge donne sopravvissute al tumore al seno alla pratica canoistica.

Il commiato - Dopo la scomparsa della moglie, poco più di un'anno fa, aveva continuato a frequentare l'associazione, spingendo le socie a continuare le attività con rinnovata energia. Aveva assistito anche all'inaugurazione del dragonboat a 20 posti, donato alla onlus in memoria di Lara. A ricordarlo non ci ha pensato solo Giuseppe Abbagnale, anche lui ex campione olimpico e attuale presidente della Federazione nazionale canottaggio, ma anche il Comitato Regionale dei canottieri veneti. "Abbracciamo le due figlie, Alice ed Arianna, in un momento più che mai difficile – ha dichiarato il presidente Sandro Frisiero - Loro sono le più importanti vittorie conseguite da Piero e Lara. Da oggi saranno gli angeli che veglieranno sulle loro giovani vite.

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