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Matteo Renzi: "'Il mostro'? Nel libro sono io, felice ma anche cose antipatiche"

Nel volume edito da Piemme, il leader di Italia viva ricostruisce il funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con alcuni media, ripercorrendo la sua vita e replicando alle accuse della Procura

Ufficio stampa

"Il mostro? Nel libro sono io. Questa esperienza che ho avuto, di alti e bassi, che forma il carattere, mi ha portato a mettere in fila quello che mi è successo. Alcune vicende anche antipatiche: dossier, servizi segreti. Ma il libro comincia così: io sono felice. Racconto quanto sono contento della mia vita, ma anche che qualcosa mi lascia perplesso". E' con queste parole che il leader di Italia viva Matteo Renzi anticipava il suo ultimo libro "Il mostro. Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l'immagine", appunto, a Verissimo. Tra le pagine del volume, edito da Piemme, ripercorre la sua vita e anche il suo rapporto con la moglie Agnese, conosciuta più di trent'anni fa negli scout. Ma non solo. Matteo Renzi qui replica punto per punto alle accuse che gli sono state rivolte dalla procura di Firenze.

"Non accetterò di stare in silenzio davanti a fake news e diffamazioni varie. In questo libro racconto dei fatti. Atti e fatti. Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche. Ci sono dei dati di fatto che forse vi faranno pensare", spiega Renzi.

"Hanno arrestato i miei genitori - aggiunge, entrando nei dettagli, - con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i miei messaggi di WhatsApp".

"Il mostro" è, dunque, una ricostruzione lucida e allo stesso tempo accorata del funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con taluni organi di informazione. Una ricostruzione che, tassello dopo tassello, evidenzia come il cattivo uso di un potere costituito possa distruggere la carriera e la vita di ogni singolo cittadino, non solo di personaggi pubblici.

"Io non voglio fare la vittima. Voglio raccontare ciò che è successo - è la premessa - dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie. Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale, convinto che la legge sia uguale per tutti. Per i politici, certo. Ma deve essere uguale per tutti davvero, anche per certi magistrati, anche per certi giornalisti. E mentre racconto atti e fatti che mi hanno reso un mostro agli occhi di molti miei connazionali, torno a confessare che io rifiuto il vittimismo. Perché io sono e resto un uomo felice. Chissà che sia questo ciò che - alla fine - non mi perdonano".

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

Il mostro. Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l'immagine
di Matteo Renzi
Piemme
Pagg. 192
Euro 17,90

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