Il coraggio di una donna appassionata e tenace, che non ha paura di contrastare un destino che sembra segnato. E sullo sfondo un secolo ferito da lacerazioni insanabili e grandi cambiamenti come il '900. E' in libreria "La linea della vita", ultimo romanzo della giornalista Cristina Stanescu, edito da SEM. Ambientato nella Romania del 1926, il libro ha per protagonista Nina, figlia del prefetto della Bessarabia. Nel giorno del suo sedicesimo compleanno la ragazza incontra un'indovina che le preannuncia una vita lunga e difficile: lei non crede alla profezia, ma la veggente avrà ragione. Nina, infatti, avrà molte prove da fronteggiare nel corso della sua esistenza, che si intreccia inevitabilmente con i grandi fatti della storia.
La Romania, infatti, viene dilaniata dal violento nazionalismo dell'estrema destra, quindi da Hitler, per poi finire nella morsa dell'occupazione russa. Sotto la dittatura comunista cambia tutto e non resterà nulla della grande famiglia in cui la giovane è cresciuta. Perfino il matrimonio di Nina sarà toccato dalla profezia, ma la donna saprà reagire.
Nina sfiderà così le convenzioni sociali in anni di intensa felicità tra le montagne della Transilvania e ingaggerà una lotta senza tregua contro il destino, che di volta in volta vestirà la divisa delle truppe ungheresi, degli ufficiali russi o della polizia politica. Con la sola forza dell’amore per i figli, si giocherà il tutto per tutto al tavolo di una vita che le riserverà molte sorprese.
Con un registro narrativo coinvolgente, che spinge il lettore ad arrivare fino alla fine di questa appassionante saga familiare, l'autrice costruisce un romanzo di grande intensità, capace anche di una precisa ricostruzione storica.
Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:
La linea della vita
di Cristina Stanescu
SEM
Pagg. 240
Є 18