La filiera del riciclo della carta
Le tappe del viaggio di trasformazione e riciclo di carta e cartone
Recuperare, riciclare e riutilizzare ciò che già abbiamo, senza produrre nuova plastica, nuovo vetro o nuova carta permette di risparmiare un’enorme quantità di energia ed emettere molta meno CO2 nell’ambiente. La circolarità costituisce un tassello fondamentale per un futuro sempre più sostenibile. La filiera della carta, bio-materiale per eccellenza, rappresenta uno dei settori prioritari nei quali realizzare progetti cardine per l’economia circolare e sviluppare in modo graduale e distribuito nel tempo la transizione al Green Deal Europeo. Il nostro Paese è saldamente ai vertici in Europa per volumi di carta e cartone raccolti e avviati al riciclo. Questo ha permesso di evitare circa 3 milioni di tonnellate l’anno di emissioni di CO2 in atmosfera.
La carta è il materiale più riciclato in Europa, oltre il 72% di quella utilizzata è riciclata. Questo la rende uno dei materiali più riciclati in assoluto. Il riciclo e il recupero degli imballaggi di origine cellulosica è la finalità di Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.
“Le tappe del viaggio di trasformazione della carta partono con una scelta che fanno i consumatori in casa separando correttamente imballaggi in carta, cartone e cartoncino, giornali dagli altri rifiuti e inserendoli nel ciclo della raccolta differenziata. Poi negli appositi impianti di recupero, vengono eliminate tutte le “impurità” presenti nella carta (residui di plastica, graffette, scotch, altro), per renderla idonea al successivo processo in cartiera. Una volta arrivata in cartiera, la carta viene spappolata e riprocessata per la produzione di nuova carta. Infine, la nuova carta è pronta per la sua nuova vita e per essere trasformata dalle cartotecniche in nuovi imballaggi” spiega Roberto Di Molfetta, Recycling Manager di Comieco.
Nel nostro Paese il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto un risultato importante che ha permesso all’Italia di superare con 10 anni di anticipo gli obiettivi di riciclo fissati all’85% dall’Unione Europea per il 2030. Informare, educare e sensibilizzare è ancora indispensabile, senza l’auto di tutti infatti è impossibile riciclare correttamente.
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