meloni e salvini ad arcore

Vertice del centrodestra, Meloni: "L'unità va costruita nei fatti" | FI: "Berlusconi sorpreso da parole Fdi"

"Uniti ovunque per le amministrative", aveva detto il leader di Forza Italia sottolineando che "solo un pazzo romperebbe la coalizione". Prudenza da Fdi: "Fumose regole di ingaggio su liste e programmi"

"Abbiamo parlato di come sono andate le scelte dei candidati per le prossime elezioni amministrative. Per le città più importanti abbiamo trovato l'accordo per 21 città, su cinque l'accordo non è stato trovato per pure contrapposizioni locali, persona contro persona, ma siamo sicuri che negli eventuali ballottaggi troveremo l'accordo". Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al termine del vertice di centrodestra ad Arcore con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Secondo il leader di Forza Italia la coalizione è più salda che mai: "Solo un pazzo potrebbe pensare di romperla". Più prudente la Meloni: "L'unità va costruita nei fatti, fumose regole di ingaggio su liste e programmi". A queste parole Berlusconi ha reagito "con sorpresa e irritazione". È quanto trapela da Forza Italia.

Silvio Berlusconi, incontrando i giornalisti al termine dell'incontro con Meloni e Salvini, si è detto fiducioso sul futuro del centrodestra: "Siamo uniti, assolutamente. Finalmente siamo riusciti a incontrarci, da mesi non riuscivamo per gli impegni di tutti, abbiamo convenuto di rivederci presto". "Per me il centrodestra funziona così com'è - ha aggiunto Berlusconi -. Abbiamo un programma unico firmato da tutti nel 2018, adesso lo aggiorneremo e la coalizione va avanti spedita".

Fdi: "L'unità va costruita nei fatti, fumose regole di ingaggio su liste e programmi" - "È sicuramente positivo essersi incontrati ma l'unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti. Su 26 città capoluogo sono solo 5, ma purtroppo importanti, le città in cui il centrodestra andrà diviso al primo turno ma restano ancora diversi nodi aperti. A partire dalla non ancora ufficializzata ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia, su cui la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l'annuncio del candidato". Così una nota di FdI, diffusa al termine del vertice dei leader. "Se è positiva la comune contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche, restano ancora fumose le regole d'ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni. Fratelli d'Italia, nel confermare la sua indisponibilità a qualsiasi futura alleanza con il Partito democratico e/o Cinquestelle, confida nella stessa chiarezza da parte degli alleati, convinta che occorra essere uniti non solo nella forma ma anche nelle scelte, nei progetti e nei programmi".