Numeri record per la dodicesima edizione del Salone del Risparmio che nel corso dei tre giorni ha visto circa 20mila partecipanti, di cui più di 13mila presenti al Mi.Co. e circa 7mila collegati in streaming su FR|Vision.
Trabattoni: “Fiducia e relazioni umane alla base dello sviluppo della nostra industria”
“Le persone saranno il vero motore dello sviluppo della nostra industria. In particolare, i risparmiatori, che dovranno essere il fulcro delle nostre strategie - ha detto il presidente di Assogestioni, Carlo Trabattoni, nella conferenza plenaria di chiusura incentrata sui pilastri per lo sviluppo economico e sociale del Paese-. In questi giorni abbiamo avuto la conferma di come la fiducia, e quindi le relazioni umane, siano fondamentali per lo sviluppo di un’industria sempre più orientata agli obiettivi di lungo termine, che combinino performance finanziarie e sostenibilità. Le variabili ambientali, sociali e di governance non possono più essere considerate semplicemente variabili extra-finanziarie, ma sono parte integrante del dovere fiduciario che il settore del risparmio gestito ha nei confronti di tutte le tipologie di investitori, istituzionali, professionali e soprattutto dei risparmiatori”.
“Questi ultimi - ha quindi aggiunto Trabattoni - sono coloro ai quali dobbiamo guardare con più attenzione, con iniziative di educazione finanziaria che li possano accompagnare in una gestione ottimale della liquidità, alla luce del ritorno dell’inflazione, e delle fasi di volatilità di mercato, come quella attuale, inasprita dalle tensioni geopolitiche. È responsabilità della nostra industria accompagnare gli investitori con soluzioni trasparenti, chiare e comprensibili”.
Il rapporto Assogestioni-Censis sulla propensione del risparmio degli italiani
I risparmiatori sono anche al centro dello studio Assogestioni-Censis, la cui terza edizione è stata presentata in occasione della plenaria di chiusura. Il Rapporto indaga la propensione a risparmiare e investire delle famiglie italiane nel post-pandemia. Una fotografia incentrata sui fattori umano ed emotivo, utile agli operatori per acquisire maggiore consapevolezza sul sentiment del risparmiatore.
Risparmio gestito: chi lo conosce, lo apprezza
I dati del Censis mettono in luce un’evidenza chiara che riguarda il risparmio gestito: chi lo conosce, lo apprezza. Il 40% degli italiani conosce gli strumenti del risparmio gestito. Tra chi li conosce, il 46,2% ne ha fiducia. La propensione a investire nei prodotti del risparmio gestito risulta buona: il 53,1% dei risparmiatori lo farebbe e il 10,9% lo ha già fatto in passato. Decisivo è il ruolo della consulenza finanziaria, da cui il 40,8% degli italiani si aspetta chiarezza, cioè esposizioni semplici dei rischi e delle opportunità degli investimenti. Il 39,5% si aspetta competenza, il 24,3% attenzione alle esigenze del cliente, il 21,7% esperienza.
Galli: “Investire è il miglior modo per prendersi cura dei propri risparmi”
“Dal Rapporto emergono le competenze nascoste dei risparmiatori italiani - spiega Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni -, vale a dire il serbatoio di valori e di capacità al quale hanno saputo attingere per far fronte ai momenti di maggiore incertezza degli ultimi mesi. Queste abilità implicite, derivanti dall’esperienza, hanno limitato alcuni comportamenti ciclici dettati dall’emotività e hanno permesso ai risparmiatori italiani di attraversare con maggiore positività la stagione volatile che stiamo vivendo, senza soccombere al panico. Si tratta di un dato incoraggiante in cui lo sforzo di diffondere una maggiore alfabetizzazione finanziaria può che trovare una solida base”.
“L’educazione finanziaria - ha quindi concluso Galli - rappresenta certamente un pilastro fondamentale per sfatare il più grande dei falsi miti, ovvero l’incompatibilità di risparmio e investimento. Investire in modo diversificato e con un’ottica di lungo periodo è infatti il miglior modo di prendersi cura dei propri risparmi”.