Mariupol, marito e moglie muoiono nell'Azovstal: lasciano orfano il loro bimbo nato nell'acciaieria
I due si erano sposati pochi mesi fa. Il padre del neonato è morto il 15 aprile durante un combattimento. La madre è rimasta uccisa l'8 di maggio in un bombardamento russo
Vitaly e Alla Taranov erano diventati genitori da pochi mesi e si erano sposati dentro l'acciaieria Azovstal di Mariupol, bersagliata da settimane dagli attacchi dell'esercito russo. Una famiglia nata tra le macerie della guerra. Marito e moglie hanno perso la vita a distanza di neanche un mese, lasciando orfano il loro bambino. La storia è stata resa nota dal vice comandante del reggimento Azov Sviatoslav Palamar in occasione della Giornata mondiale della famiglia del 15 maggio, e rilanciata su Telegram dal Comune di Mariupol.
"Sono morti due eroi" - Questa "famiglia di difensori", come li ha definiti Palamar, si è unita al reggimento Azov quasi dall'inizio della sua nascita. Vitaly è morto il 15 aprile durante un combattimento. Alla, invece, è rimasta uccisa l'8 maggio in un bombardamento aereo dell'esercito russo. "Si sono sposati ad Azov. La loro famiglia è nata qui e anche loro sono cresciuti qui. Anche il loro figlio è nato a Mariupol. Allochka prima della guerra lavorava come parrucchiera, lui era un funzionario delle Finanze, si preoccupava sempre più per gli altri che per se stesso. Cantava molto bene - ha raccontato il vice comandate del reggimento Azov - Sono morti due eroi, non c'era niente che potessi fare. Io e tutto il comando stiamo combattendo 24 ore su 24. Questa storia parla di una sola famiglia. Ma qui dentro ne sono nate tante altre, qui sono nate tante famiglie. Ricordiamoci che queste persone giovani e belle ora muoiono per difendere la nostra terra".
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