VERSO L'ESAME

Maturità 2022, tornano gli scritti: come prepararsi alla prima prova di Italiano? Il decalogo dell’esperto

Ecco i trucchi consigliati da una tutor professionista per fare un buon tema e mirare al massimo

© ansa

Mercoledì 22 giugno, a partire dalle ore 8:30 avranno inizio gli Esami di Maturità 2022. Dopo due anni di assenza, tornano le prove scritte e i quasi 500mila maturandi, proprio il giorno del via, saranno chiamati a svolgere il tradizionale tema d’Italiano. Forse la prova scritta meno temuta ma che porta con sé un carico d’ansia non indifferente proprio perché si presenta come il primo, vero, esame dopo un biennio di didattica “a intermittenza”.Paura di lasciare il foglio bianco, di non riuscire a scegliere velocemente la tipologia o di non essere pronti a tornare alla “normalità” pre-pandemia con un esame più vicino a quello tradizionale potrebbero bloccare tanti studenti.

Per questo motivo, per venire incontro ai tanti ragazzi che in questi giorni stanno svolgendo gli ultimi compiti in classe e le interrogazioni last minute e che solo successivamente inizieranno a pensare sul serio all’esame, il portale Skuola.net | Ripetizioni.it - piattaforma specializzata nelle ripetizioni private - ha coinvolto Angela Mugione, una delle tutor di Italiano più richieste dai suoi utenti, per spiegare a quanti più maturandi possibile in cosa consiste la prima prova di Maturità, come prepararsi per riuscire a elaborare un buon testo, indicando anche dei piccoli trucchi da tenere a mente per non cadere nello sconforto davanti alle tracce che usciranno quel giorno.

Arriva preparato alla scelta della traccia…

Uno dei dubbi che attanaglia gli studenti dell’ultimo anno di superiori è: come farò a scegliere la tipologia giusta per me ed elaborare una buona prova? Ma soprattutto: è bene arrivare già con un’idea di scelta in testa o leggere attentamente le tracce e decidere sul momento? Secondo la tutor, “sarebbe preferibile focalizzarsi e prepararsi su una specifica tipologia”. In fondo, ogni studente sa già quale forma di scrittura gli è più congeniale. In questo modo, si eviterà di “perdere tempo” di fronte al compito e ci si focalizzerà direttamente sulla tipologia prescelta.

… Ma sii pronto a cambiare programma

Ma, attenzione, il fatto di arrivare con una scelta preferita non deve diventare un’arma a doppio taglio. Qualora l’argomento non sia nelle proprie corde, o un’altra traccia possa essere più in linea con i propri interessi, è consigliabile cambiare immediatamente programma. “Bisogna considerare - avverte la docente - che le tre tipologie vertono su ambiti diversi, per cui oltre alla tipologia preferita è bene analizzare la richiesta di ciascuna traccia. Insomma, se si decide di concentrarsi sull'analisi del testo, ma si nota che ad esempio l’argomento trattato nel tema di attualità è più vicino alle proprie conoscenze, è consigliabile prendersi qualche minuto per riflettere e ponderare bene la strada da percorrere”.

Parola d’ordine: chiarezza

Spesso a causa dell’ansia da prestazione, si potrebbe iniziare a scrivere di getto senza prestare l’attenzione necessaria alla consequenzialità delle frasi. Un errore che non dovrebbe mai avvenire all’interno di un compito d’Italiano. Per questo motivo, prima di tutto il resto, è bene “organizzare le idee e scrivere in maniera chiara e lineare, senza troppi giri di parole”. Si avranno ben sei ore di tempo per riuscire a consegnare un ottimo compito, quindi c’è tutto lo spazio, ovviamente se ce n’è bisogno, per raccogliere le idee su un foglio, appuntare tutti gli spunti che vengono in mente e che sono collegati al tema da svolgere.

L’immancabile scaletta

Altro consiglio prezioso, collegato al precedente, è quello di sviluppare una scaletta che sarà utile per elaborare tutti gli argomenti nel giusto modo e in modo coerente. Poi, dopo aver messo in chiaro l’obiettivo finale, si può iniziare con la scrittura vera e propria del testo: “Pensieri semplici, che non siano contorti e ripetitivi. Le idee andranno espresse senza contraddizioni, le argomentazioni devono essere del tutto volte a sostegno di quanto detto”.

Il trucco per un buon tema di attualità: leggere, leggere, leggere

Capitolo a parte merita il tema di attualità, protagonista di due delle sette tracce a disposizione. Che, ovviamente, verteranno su argomenti che hanno a che fare con il mondo a noi vicino, con ciò che accade e ci riguarda. Ascoltare il Tg, guardare le notizie attraverso il web, ma soprattutto leggere i quotidiani sono attività che, a detta anche della tutor, “garantiscono una conoscenza globale e più approfondita dei fatti, i telegiornali ci aggiornano su eventuali sviluppi e novità di una determinata problematica”. Se si vuole sviluppare un’opinione intorno a un fatto e poter sfruttare diverse voci, utili a determinare la tua personalità e capacità di analisi. Il consiglio, dunque, è quello di prendere l’abitudine giornaliera di leggere giornali e siti web d’informazione, meglio se più di uno al giorno.

Come sviluppare un’ottima analisi del testo? Contestualizzare

Se, invece, ci si orienta sull’analisi del testo - anche qui ci sono due tracce a disposizione - il contesto storico, sociale e culturale in cui è vissuto l’autore è una premessa fondamentale per comprendere i suoi dubbi e la volontà di esprimersi attraverso la poesia o la prosa. Per redigere una buona analisi del testo, infatti, saranno importanti tre passaggi: “Comprensione, analisi e buona capacità di scrittura”. Oltre a leggere attentamente il testo e a delineare i punti cardine dell’opera in discussione, servirà dunque “contestualizzare, prima il testo, poi l’autore e quindi anche gli eventuali nessi con altre opere, se si conoscono, e altre correnti letterarie".

Non studiare tutti gli autori, meglio concentrarsi sulle dinamiche storiche

Nel corso dell’anno scolastico, però, è impossibile riuscire a toccare tutti gli autori e le loro opere letterarie. Il Ministero dell’Istruzione, che stabilisce le tracce della prima prova, non può però tener conto dei diversi e diversificati percorsi scolastici di ogni classe. Potrebbe perciò accadere che inserisca un autore o uno stralcio di poesia o prosa che non è stato studiato in aula. Cosa fare per minimizzare il rischio? Imparare nel minor tempo possibile anche i letterati che non sono stati inseriti nel documento predisposto dal consiglio di classe come “programma” d’esame? Secondo la tutor non è questa la soluzione. Piuttosto, bisogna cercare di “avere una preparazione solida e approfondita delle dinamiche storiche, delle epoche in cui gli autori sono vissuti e che hanno contribuito a determinate scelte stilistico/tematiche ben precise”. Per avere una preparazione di base che potrebbe consentire di maneggiare sufficientemente anche autori affrontati solo in modo superficiale.

Testo argomentativo: il più difficile. Attenzione al linguaggio

Il testo argomentativo è quello che più di tutti potrebbe trarre in inganno gli studenti maturandi. Si riferisce a un dato problema che dovrà essere motivo di discussione all’interno del testo. Bisognerà perciò organizzare le proprie idee in merito all’argomento da trattare e costruire una propria tesi, il più solida possibile, contrapponendo a essa un’antitesi che dovrà essere scardinata dalle proprie asserzioni. “Il testo - a parere della docente di Italiano - deve essere sufficientemente articolato ed è consigliabile utilizzare un linguaggio specifico, mai banale”.

Organizza il tuo tempo e non avere fretta di finire

Il giorno della prima prova potrebbe sembrare una missione impossibile, ma mantenere la calma di fronte al compito d’Italiano è il vero segreto per riuscire a rimanere concentrati durante tutte le sei ore a disposizione: “E’ bene darsi un tempo massimo per la stesura del testo, ma senza avere fretta”. Il trucco, secondo la tutor di Skuola.net | Ripetizioni.it, è quello di “riservare almeno 30 minuti per una prima rilettura, necessaria per la correzione di errori grammaticali o ripetizioni, e successivamente una seconda lettura, utile ad accertarsi che il testo sia armonioso e scorrevole”.

Sei in panico? Rileggi lentamente e più volte

Può capitare di trovarsi di fronte a un’apparente assenza di idee e di non riuscire a muovere la penna sul foglio. L’importante è non farsi prendere dal panico. Il consiglio, in questi casi, è quello di “rileggere più volte il testo, qualunque esso sia. E’ necessario scandire ogni parola, successivamente capire l’argomento che bisogna sviluppare e, infine, creare gli appositi collegamenti”. In questo modo è più facile organizzare mentalmente le cose da fare.