Il 15 maggio segna un traguardo poco felice per il nostro Paese, oggi l’Italia finisce le risorse naturali a disposizione per quest’anno. Da questo momento in poi dovrà essere in debito con il Pianeta.
A condividere il dato è il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che misura l’impronta ecologica dei Paesi del mondo, ossia la domanda di risorse degli esseri umani rispetto alla capacità del Pianeta di rigenerarle nell’arco di 365 giorni.
Nonostante l’Overshoot Day italiano sia spostato di due giorni in avanti rispetto a quello dell’anno scorso, il dato evidenzia comunque un equilibrio molto lontano dalla sostenibilità: d’ora in poi per soddisfare il fabbisogno dell’Italia servirebbero 2,7 Terre, quasi altri tre pianeti.
Maggio è il mese che ha collezionato il maggior numero di Overshoot Day a livello mondiale. Non siamo neppure a metà anno e già circa 30 Paesi sono costretti a forzare i limiti del Pianeta. Un andamento decisamente drammatico: secondo il Global Footprint Network l’umanità sta usando la natura 1,75 volte più velocemente rispetto alla capacità del Pianeta di rigenerarsi. A vincere - in senso negativo - sono gli Stati Uniti, che avrebbero bisogno di 5,1 pianeti per il loro fabbisogno. Seguono poi l’Australia (4,5) e la Russia (3,4). La causa maggiore di spreco di risorse è legata alla produzione di cibo. Il Global Footprint Network stima che il mondo potrebbe far slittare l’Overshoot Day di almeno 32 giorni se tutti i suoi abitanti riuscissero a ridurre gli sprechi alimentari e adottassero sistemi produttivi più rispettosi degli ecosistemi.
Per questo l’Overshoot Day può essere l’occasione per ripensare alle proprie abitudini e scelte di vita, per non dover più pagare un debito così alto (e sempre prima) ogni anno.