Estate salata: in spiaggia aumenti medi del 4-5%, picchi del 13%
"Un rincaro a nostro avviso del tutto ingiustificato", commenta Michele Carrus, presidente di Federconsumatori
"Brutte sorprese attendono gli italiani sotto l'ombrellone". Lapidario il commento dal consueto monitoraggio sui prezzi dei servizi balneari realizzato dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. "Nel 2022 i prezzi registrano aumenti medi tra il 4% e il 5%, ma con picchi del 12-13%", si precisa nella nota. "Un aumento a nostro avviso del tutto ingiustificato: è vero che anche i gestori dovranno sostenere maggiori costi determinati dalla forte spinta inflattiva sostenuta dall'aumento dell'energia, ma è altrettanto vero che, quella alle porte, sarà una stagione balneare segnata da minori restrizioni e misure di contenimento, che consentirà ai gestori di avere più clientela e di tornare a pieno regime, rispettando alcune regole", commenta Michele Carrus, presidente di Federconsumatori.
Le novità dell'estate 2022 - "Per garantire la sicurezza dei cittadini, - prosegue Federconsumatori - i gestori degli stabilimenti possono attenersi alle nuove linee guida per la ripresa delle attività economiche, secondo le quali indossare la mascherina e il possesso del green pass non saranno più vincolanti ai fini dell'accesso agli stabilimenti".
"Il distanziamento tra gli ombrelloni - aggiunge Carrus - sarà tale da garantire una superficie di almeno 7,5 m² e non più di 10 m², fatta eccezione per alcune regioni come l'Emilia-Romagna e il Molise che hanno scelto misure più restrittive rispetto al resto d'Italia. Anche sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni si avvicinano: il metro di distanza a cui ci eravamo abituati non dovrà più essere garantito. Rimane, invece, per i gestori degli stabilimenti l'obbligo di disinfettare le postazioni a ogni cambio di clienti. Nonostante ciò i costi aumentano, e con essi cresce il sospetto, in alcuni casi, di voler recuperare i mancati guadagni delle ultime due stagioni".
Gli aumenti - "Nel dettaglio, - continua Federconsumatori - crescono il costo della sdraio, dell'ombrellone e dell'abbonamento giornaliero. La ristrettezza dei bilanci familiari spinge i cittadini ad optare per fruizioni più brevi e meno onerose di tali servizi: sempre meno scelgono abbonamenti mensili o stagionali (i cui prezzi infatti scendono rispettivamente del -2% e del -5%). Tra i nuovi servizi crescono i costi per la tenda e il gazebo".
"Aumenti - conclude lo studio - che si aggiungono a quelli rilevati nel settore dell'autonoleggio, in cui il nostro osservatorio ha rilevato rincari 67% rispetto al prezzo registrato lo scorso anno, nonché a quelli dei prezzi dei carburanti dovuti alla crisi bellica e aggravati dalle speculazioni in atto. Tutti questi fattori incideranno sulle scelte in tema di vacanze degli italiani, i cui bilanci sono già duramente messi alla prova dai forti rincari (soprattutto nell'ambito energetico e alimentare), costringendoli a rinunce, oppure a vacanze 'mordi e fuggi' e opzioni low cost".
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