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Gran Paradiso: il Parco a due passi dal cielo

Il Parco più antico d'Italia è stato premiato recentemente con il Green Travel Award 2022

Stambecchi, lontre e gipeti nel Parco del Gran Paradiso

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Il Parco più antico d'Italia è stato premiato recentemente con il Green Travel Award 2022

Il Parco Nazionale Gran Paradiso è il più antico Parco Nazionale d’Italia. Il suo territorio si estende su 5 valli fra Piemonte e Valle d’Aosta e comprende 13 comuni. L'Ente compie quest'anno 100 anni. L'istituzione di questo organismo risale infatti al 3 dicembre 1922 e nacque allo scopo di tutelare uno dei più ricchi e preziosi ecosistemi italiani: non solo flora e fauna, ma anche tradizioni e cultura.

Recentemente il Parco ha ricevuto il Green Travel Award 2022, istituito dal Gruppo Italiano Stampa Turistica (GIST), che gli è stato assegnato nella categoria Best Green Destination Italia. Tra le sue peculiarità la cima del massiccio del Gran Paradiso, che rappresenta il cuore del Parco, è l’unica superiore ai 4.000 metri interamente in territorio italiano. Ma ce ne sono molte altre…

Salvato dall’estinzione - Lo stambecco, animale simbolo del Parco è stato salvato in queste valli dall’estinzione. Proprio grazie alla  colonia sopravvissuta sono derivati tutti gli esemplari oggi presenti sulle Alpi. A Ceresole Reale un centro visitatori  racconta il rapporto di questo splendido animale con l’Uomo fin dalla Preistoria e si svelano i segreti dei monitoraggi e delle ricerche che il Parco compie con una lunga tradizione ed esperienza.

I guardaparco - il Parco dispone di un proprio corpo di guardie che vigila e controlla il territorio dell'area protetta. A differenza quindi dei più recenti parchi nazionali, nei quali la sorveglianza è affidata ai Carabinieri forestali, il Parco del Gran Paradiso mantiene il proprio corpo di guardie storiche, in servizio dall’alba al tramonto tutti i giorni dell’anno, continuando una tradizione e un'esperienza ormai consolidata nel tempo.

La lontra - Nel centro visitatori “Acqua e biodiversità” di Rovenaud sono presenti tre esemplari di lontra, specie un tempo presente in questi ambienti e scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall’uomo.

Il gipeto - Il centro visitatori “Bentornato Gipeto” di Rhêmes-Notre-Dame è totalmente dedicato al gipeto, il più grande volatile d’Europa, tornato a nidifcare e volare nel territorio del Parco. La visita ripercorre, attraverso gli anni, tutte le tappe di questa storia: la drammatica estinzione, i piccoli passi verso l'emozionante ritorno e, forse, finalmente, l'auspicato lieto fine, con la presenza in pianta stabile nei nostri cieli di questo particolare uccello. I guardiaparco hanno installato una webcam fissa su uno dei luoghi preferiti per la nidificazione del gipeto per monitorare la deposizione e la schiusa delle uova senza disturbare gli animali.

Il giardino fantastico - Situato a Valnontey, frazione del comune di Cogne, nel cuore del Parco, a 1700 m di quota, su una superficie di circa 10.000 m2, il Giardino Botanico Paradisia ospita più di 1000 specie diverse, tutte raccolte in natura o ottenute da seme nel vivaio annesso al giardino stesso. Periodo di maggior fioritura da metà giugno a metà luglio a seconda dell'andamento stagionale. L'aspetto didattico-divulgativo è fondamentale per Paradisia, infatti il turista può avvicinarsi alle piante che potrebbe incontrare durante un'escursione, confrontarle con altre simili, conoscerne il nome scientifico e la distribuzione geografica e quindi imparare a rispettarle.

I larici secolari - Nel Bosco monumentale di Artalle  in Valle di Rhêmes è possibile trovare un ambiente con circa trenta Larici secolari segnalati come piante monumentali, imperdibile lo spettacolo offerto in autunno.

Vecchia scuola di Maison: l'edificio e l'aula della scuola elementare di Borgata Maison a Noasca (TO), attiva fino al 1962, sono stati ripristinati attraverso il recupero dell'arredo e dei materiali in uso all’epoca, compreso l’allestimento della camera dove alloggiava la maestra durante il periodo scolastico. La scuola è posta a circa 1600 m. di quota, sulla mulattiera del Vallone del Roc, uno degli itinerari più interessanti del versante piemontese del Parco, che tocca una serie di borgate di alto valore documentale e paesaggistico, oltre che attraversare un ambito di pregio naturalistico.

Per maggiori informazioni: www.pngp.it 

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